Prima lettura del 24 dicembre 2021 - Messa vespertina della Vigilia

Mia Gioia
Is 62, 1-5

"Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te".


La vigilia di Natale è vigilia di stupore. E' la trepidazione che si prova aspettando di aprire un regalo prezioso, l'attesa di qualcosa che porterà gioia nuova, un parto di vita e di speranza.
Ancora una volta il profeta Isaia si fa voce di Dio per noi. E la buona notizia esplode con i mille colori di un fuoco d'artificio, ci raggiunge quando il nostro spirito è più provato, nel bel mezzo delle nostre preoccupazioni e afflizioni.

"Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata".

Isaia fa intravedere in poche parole un abbandono così radicale che gli altri identificano addirittura con un nome di sofferenza questa creatura o questa parte di umanità, segnata e senza scampo!
Chi non trova sostegno, chi è soffocato da parole di morte, sente in questa profezia che uno spiraglio diverso si è aperto, che la luce sta vincendo sulle tenebre e la propria vita intravede la possibilità di uscire dal buio più profondo.
Non è più tempo di sentirsi più brutti e non amabili. Non è più tempo di rimanere affossati in una depressione per rifiuto e abbandono.

"Ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata".

A Natale celebriamo una nascita speciale che è anche segno di uno sposalizio eterno, quello delle nozze tra il divino e l'umano, tra lo Spirito e la nostra povera carne, tra l'infinito di Dio e la nostra limitatezza. E tutto avviene nella gioia e per la gioia!
In quel Bambino che è nato il Signore dice "Mia Gioia", ad ogni vivente è annunciato un nome nuovo, il nome di ogni figlio, l'identità da scoprire in ognuno di noi.

"Perché il Signore troverà in te la sua delizia".
E' divina questa capacità. Il Signore trova in noi, nella nostra povera umanità, la sua delizia!
È una notizia che ha dell'incredibile, quasi da non credere se non fosse che è Parola di Dio, annuncio che ci risuona dentro con la dolcezza del miele!

La Parola di Dio non ci nasconde la verità, non è un placebo che ci addolcisce una realtà mortale. Anzi, leggendo mi sono passate davanti agli occhi tante sofferenze, quelle di coloro che si sentono abbandonati, che sono devastati da tante violenze, che sono certi di non valere nulla, per nessuno, coloro che direbbero come Ungaretti:
"È il mio cuore
Il paese più straziato".

Abbiamo bisogno di Parole che danno vita, di dolcezze che passano dalle orecchie e guariscono le lacerazioni interiori, di sussurri d'amore che spazzano via tanta solitudine e angoscia.
Questa è la consolazione che trovo nella Parola e vorrei, per questo Natale del Signore Gesù, che sempre più persone scoprano questo regalo:
"La tua terra avrà uno sposo".
Per questo Sposo esiste ogni cosa, a questo Sposo è destinata l'intera creazione.
Mai più una parte di umanità disperata, mai più orfana o vedova!
Natale è festa di nozze: il Re ci prende in sposa, ci fa diadema nelle sue mani, e sussurra ad ognuno di noi: "Gioia Mia"!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 89 (88), 1-10
Commento del 20/12/2020

e Salmo 89 (88), 20-30
Commento del 27/01/2020

Seconda lettura di At 13, 13-25
Commento del 16/05/2019

Vangelo di Matteo 1, 1-17
Commento del 17/12/2021

Vangelo di Matteo 1, 18- 24
Commento del 18/12/2019

Commenti

  1. "Sarai chiamata Mia Gioia
    e la tua terra Sposata,
    perché il Signore troverà in te la sua delizia".
    Solo i profeti sanno parlare così.
    Solo i profeti lasciano dire a Dio tutto il suo amore, tutta la sua passione per noi.
    Solo i profeti hanno l'audacia di chi ha perso la testa per amore.
    Mia gioia, mia delizia:
    sta parlando di me!
    Sta parlando di ognuno di noi!
    Sta parlando di ogni uomo
    e ogni donna in questo mondo!
    "Sarai chiamata Mia Gioia
    e la tua terra Sposata,
    perché il Signore troverà in te la sua delizia".

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  2. "Perché il Signore troverà in te la sua delizia".
    Grazie Signore del dono,tra i tanti,del dolce parlare!
    Immetti ,rinnova,fa che riviva..; con lo Spirito giusto,il TUO;
    ...queste ore che mi avvicinano a contemplare di nuovo ,oggi per 64 volte,la TUA venuta in mezzo a noi;
    rendi il mio parlare ,di unione e pace.
    Amen

    RispondiElimina

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