Salmo del 27 dicembre 2021
Annunciano i cieli
Sal 97 (96),6- 9
"6 Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.
7 Si vergognino tutti gli adoratori di statue
e chi si vanta del nulla degli idoli.
A lui si prostrino tutti gli dèi!
8 Ascolti Sion e ne gioisca,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi, Signore.
9 Perché tu, Signore,
sei l'Altissimo su tutta la terra,
eccelso su tutti gli dèi".
Chi è Dio per Israele, la divinità che questo popolo ha imparato a conoscere?
La Bibbia lo presenta prima di tutto come creatore, poi come liberatore e infine come colui che porta ogni cosa alla sua pienezza.
Di ogni cosa che ha fatto, ha cura, ogni cosa che esiste è portata alla luce affinché raggiunga il suo compimento; il suo volto è carico di benevolenza e compassione per ogni creatura.
I Salmi, poemi lirici e oranti, ne cantano la grandezza, la gloria e le opere meravigliose. Quello di oggi esalta la manifestazione del suo amore all'intero universo e l'universalità della sua azione benevola.
"Annunciano i cieli la sua giustizia".
Il cielo è segno dell'oltre da noi, orizzonte senza confini, protezione e mistero, luogo che sovrasta le vite di ogni essere sulla terra. Per questo è da sempre identificato come residenza del divino.
Per la Scrittura i cieli sono i più credibili testimoni dell'azione del Signore che fa piovere giustizia, che contagia della sua rettitudine ogni essere umano con il più grande dei suoi prodigi: il perdono immeritato e gratuito, in altre parole la sua grazia.
"E tutti i popoli vedono la sua gloria".
Personificati come gli angeli nella notte di Natale (cfr. Lc 2,13-14), i cieli glorificano Dio annunciando che la giustizia dal cielo passa sulla terra, mischiandosi e impregnando l'umanità.
Israele non è l'unico prediletto, non è il solo destinatario della promessa fatta ad Abramo: nessun popolo è escluso dalla sua misericordia!
Per questo la riflessione di fede dei nostri antichi fratelli lo annunciano nella Genesi come creatore dell'intero universo, prima di ogni cosa, amante della vita fino a farla sbocciare gratuitamente e per ogni creatura.
Colui che ha portato a compimento questa rivelazione è il Figlio, realizzatore delle promesse annunciate dai profeti:
"Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria" (Is 62,2).
La nascita del Dio Bambino è annuncio che nessun confine può limitare l'amore, neanche una condizione diversa e fallimentare, neanche la limitatezza della nostra vita.
Di ogni cosa che ha fatto, ha cura, ogni cosa che esiste è portata alla luce affinché raggiunga il suo compimento; il suo volto è carico di benevolenza e compassione per ogni creatura.
I Salmi, poemi lirici e oranti, ne cantano la grandezza, la gloria e le opere meravigliose. Quello di oggi esalta la manifestazione del suo amore all'intero universo e l'universalità della sua azione benevola.
"Annunciano i cieli la sua giustizia".
Il cielo è segno dell'oltre da noi, orizzonte senza confini, protezione e mistero, luogo che sovrasta le vite di ogni essere sulla terra. Per questo è da sempre identificato come residenza del divino.
Per la Scrittura i cieli sono i più credibili testimoni dell'azione del Signore che fa piovere giustizia, che contagia della sua rettitudine ogni essere umano con il più grande dei suoi prodigi: il perdono immeritato e gratuito, in altre parole la sua grazia.
"E tutti i popoli vedono la sua gloria".
Personificati come gli angeli nella notte di Natale (cfr. Lc 2,13-14), i cieli glorificano Dio annunciando che la giustizia dal cielo passa sulla terra, mischiandosi e impregnando l'umanità.
Israele non è l'unico prediletto, non è il solo destinatario della promessa fatta ad Abramo: nessun popolo è escluso dalla sua misericordia!
Per questo la riflessione di fede dei nostri antichi fratelli lo annunciano nella Genesi come creatore dell'intero universo, prima di ogni cosa, amante della vita fino a farla sbocciare gratuitamente e per ogni creatura.
Colui che ha portato a compimento questa rivelazione è il Figlio, realizzatore delle promesse annunciate dai profeti:
"Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria" (Is 62,2).
La nascita del Dio Bambino è annuncio che nessun confine può limitare l'amore, neanche una condizione diversa e fallimentare, neanche la limitatezza della nostra vita.
Il Signore risplende e gli occhi dei popoli si aprono e lo vedono brillare di gloria mentre glorifica i suoi figli.
Questa la gioia dell'incarnazione, questo il più grande regalo che ci ha fatto il Natale!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Gv 1,1-4
Commento del 27/12/2019
Salmo 97 (96),1-5
Commento del 06/08/2021
Vangelo di Gv 20,1-9
Commento del 21/04/2019
Questa la gioia dell'incarnazione, questo il più grande regalo che ci ha fatto il Natale!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Gv 1,1-4
Commento del 27/12/2019
Salmo 97 (96),1-5
Commento del 06/08/2021
Vangelo di Gv 20,1-9
Commento del 21/04/2019
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina"Annunciano i cieli la sua giustizia,
RispondiEliminae tutti i popoli vedono la sua gloria".
L'universo intero è in festa.
I cieli annunciano.
I popoli vedono.
Ogni luogo ed ogni uomo
sono coinvolti dall'amore di Dio.
Giustizia e gloria,
segni della Presenza
riempiono ogni cosa.
Nessuno può tacere
e tutti sono coinvolti
dalla forza dello Spirito.
"Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria".
Ricevo dai cieli l'annuncio:
il Dio giusto ci giustifica.
Con tutti i popoli contemplo
e gioisco della sua compassione.
Alleluia!
si vergognino gli adoratori di ALTRO...
RispondiEliminasi ,
chi adora altro più di me,non è degno di me!
Troppo?
No,è essenziale questo per avere un punto fermo nella quotidianità.
La certezza è CHE LUI non m'abbandona mai,si è sempre con me!
Come posso pensare ad altro!?
Aiutami nelle cadute e negli innamoramenti di poco conto,futili;di cose che passano...