Vangelo del 7 dicembre 2021

Si rallegrerà per quella
Mt 18, 12-14

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda»".

La liturgia del tempo di avvento è attenta a disegnare il volto di "colui che viene".
Le pagine del Vangelo che ci annunciano il Signore custode e liberatore del popolo e dell'intera umanità, scorrono così nel lezionario di questo tempo, portandoci la meraviglia per un amore così grande che, dimentico di se stesso, ha a cuore, non la sua gloria, ma la salvezza di ognuno di noi.
In questa pagina il Signore è descritto, in una parabola, con un'immagine cara ad Israele: quella del pastore premuroso che dona la vita alle sue pecore.
I pastori vivevano in simbiosi con il gregge, non potevano mai abbandonarlo a se stesso, la loro vita era scandita dalla cura continua. Per questo erano esclusi dalla comunità dei credenti, non potendo seguire il culto e le regole di purità. Eppure sono segno del Signore che ha nel cuore le pecore difficili. Sono quelle ribelli che non sono rimaste sul monte, sua dimora, ma che, preferendo "i loro spazi", la loro indipendenza, hanno finito per smarrirsi.

"In verità io vi dico".
È un'espressione che si trova spesso sulle labbra di Gesù. Sono parole che vogliono attirare la nostra attenzione su ciò che sta per annunciare; egli prepara ciò che segue e rivela quello che sta a cuore al Signore.

"Se riesce a trovarla".
Sentiamo in questo impegno la paura del pastore che teme di non trovare proprio quella pecorella. Riuscire a trovare la smarrita diventa il suo obiettivo fondamentale, nulla è più importante.
È una sfida all'amore che non dà niente per scontato nella storia della salvezza, che non parte dall'"onnipotenza" di Dio immobile e lontana da noi, ma rivela quanto importante sia per lui il ritrovarci tutti, essere sicuro che nessuno sia perso per sempre.

"Si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite".
Frase paradossale che ribalta le priorità della maggioranza, che fa scoprire un'attenzione non massimale, ma personale, intima, unica, quella che ha un genitore per ogni figlio.
Il Vangelo di Giovanni ci rivela che in questo sta la missione del Cristo:
"Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore" (Gv 10, 11-13).

Alle volte ci chiediamo che posto abbia la nostra vita nel cuore di Dio se deve prendersi cura di ogni persona che sta al mondo. Ci sentiamo un infinitesimo irrilevante e con tristezza ammettiamo che non è possibile essere al centro del suo cuore.
Il Vangelo ci mostra un'altra realtà, incredibile e sproporzionata che solo un papà divino può portare!
Posso dire orgogliosa: io sono preziosa ai suoi occhi, non mi lascia "libera" di perdermi e per me dà la sua vita!
Ognuno di noi è così importante da ritrovarsi al centro del suo cuore, delle sue cure, delle sue preoccupazioni.
Meraviglioso il pastore e fortunato il gregge!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 40, 1-11
Commento del 10/12/2019

Salmo 96 (95)
Commento del 31/12/2019

Commenti

  1. "Se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite".
    La pecora perduta e ritrovata.
    Gesù parla così:
    è la mia storia e la sua missione.
    Trovarla e gioire:
    questo vuole il Signore.
    Io perso e ritrovato.
    Lui in cerca e nell'allegria.
    Ritrovata la pecora
    non inizia un processo
    ma una festa.
    Ritrovata la pecora
    non regolamento di conti
    ma grande allegria.
    Ho sempre più bisogno
    di questo vangelo.
    Voglio gridare forte
    questo vangelo.
    Rallegrandomi.

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  2. "Si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite".
    si
    quanta tenerezza ritrovare qualcosa di smarrito,a cui ci tengo
    così è per il Signore,ci tiene per me e per tutti

    RispondiElimina

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