Prima lettura del 25 dicembre 2021 - Natale del Signore
Un bambino è nato per noi
Is 9,1-6
"Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti".
Dalle tenebre alla luce, dalla sterilità alla fecondità, da vite destinate alla morte, a nuovi bambini che nascono: così i profeti descrivono l'era messianica.
Il Signore risolleva le sorti del suo popolo liberandolo da ciò che ne impedisce la crescita e la felicità piena. Isaia è in prima fila tra coloro che portano buone notizie ad un Israele sfiduciato e sfinito da una lunga attesa.
"Perché un bambino è nato per noi".
La nascita del figlio del re è visto dal profeta come un segno di vicinanza e benevolenza divina.
Un nascituro è un nuovo inizio per tutti quelli della casa; nel contesto in cui vive Isaia è speranza ritrovata per l'intero popolo.
Tutto ricomincia sulla via della misericordia, che è tangibile, reale nella nascita di un bambino. In qualsiasi cultura la venuta al mondo di un figlio è il segno che il futuro è possibile, che non c'è tragedia che non possa essere sconfitta. La vita vince!
Per questo la promessa del Messia passa attraverso l'impegno di dare un figlio a due vecchi, Abramo e Sara e si comunica di generazione in generazione con lo stesso intenso pathos.
"Ci è stato dato un figlio".
L'affermazione di Isaia è grandiosa e commovente! E' il grido di chi concepisce, partorisce, porta alla luce un figlio.
Col profeta prende voce il momento che non si dimentica mai, quello vissuto da ogni padre e madre, quello di chi stringe tra le braccia un corpicino piccolo eppure grandioso e non si capacita che quello sia il proprio figlio, la creatura nata nella propria famiglia, per allungarne la storia, per portarla nell'oltre!
"Sulle sue spalle è il potere".
Nel presente di Isaia il figlio del re è il dono prezioso di Dio fatto al popolo che aspetta di liberarsi da nemici potenti.
Fin da subito si vedono i segni della regalità di questo neonato. Il peso della responsabilità di un intero popolo è posto sulle sue spalle, e il mantello regale ne è simbolo.
"E il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace".
Dal presente, l'annuncio del profeta si proietta nel futuro: il bambino regale è segno di rinascita di una nazione ma anche del Messia futuro.
Il suo nome ricco e complesso non è un elenco normale di titoli nobiliari che si elencano davanti al un pargolo coronato, ma rispecchia una grandezza divina nel bambino che verrà alla luce.
Ci sono tutte le note del re saggio e giusto di cui il popolo di Dio ha bisogno, che rispecchia la paternità del Pastore d'Israele.
Consigliere di una sapienza mai vista prima, manifestazione della potenza liberante di Dio, presenza della paternità eterna del Signore, attento alla pace e quindi al benessere dei suoi sudditi: è l'identikit del Re-Messia che Israele attende e che in Gesù di Nazareth si è reso presente per il bene dell'umanità intera.
Questo giorno è così denso di significato che non si finisce di contemplare la nascita di Dio per noi, per la nostra vita. Egli non tiene la gloria per sé, ma ha glorificato il suo popolo, l'intera umanità nascendo come uno di noi, facendosi figlio di ogni suo figlio, diventando discendenza nostra, di generazione in generazione.
Grazie Signore perché "hai moltiplicato la gioia" a dismisura e "hai aumentato la letizia" così tanto che ha riempito il mondo!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 96 (95)
Commento del 31/12/2019
Seconda lettura di Tt 2,1-8. 11-14
Commento del 10/11/2010
Vangelo di Luca 2,1-14
Commento del 25/12/2019
"Perché un bambino è nato per noi".
La nascita del figlio del re è visto dal profeta come un segno di vicinanza e benevolenza divina.
Un nascituro è un nuovo inizio per tutti quelli della casa; nel contesto in cui vive Isaia è speranza ritrovata per l'intero popolo.
Tutto ricomincia sulla via della misericordia, che è tangibile, reale nella nascita di un bambino. In qualsiasi cultura la venuta al mondo di un figlio è il segno che il futuro è possibile, che non c'è tragedia che non possa essere sconfitta. La vita vince!
Per questo la promessa del Messia passa attraverso l'impegno di dare un figlio a due vecchi, Abramo e Sara e si comunica di generazione in generazione con lo stesso intenso pathos.
"Ci è stato dato un figlio".
L'affermazione di Isaia è grandiosa e commovente! E' il grido di chi concepisce, partorisce, porta alla luce un figlio.
Col profeta prende voce il momento che non si dimentica mai, quello vissuto da ogni padre e madre, quello di chi stringe tra le braccia un corpicino piccolo eppure grandioso e non si capacita che quello sia il proprio figlio, la creatura nata nella propria famiglia, per allungarne la storia, per portarla nell'oltre!
"Sulle sue spalle è il potere".
Nel presente di Isaia il figlio del re è il dono prezioso di Dio fatto al popolo che aspetta di liberarsi da nemici potenti.
Fin da subito si vedono i segni della regalità di questo neonato. Il peso della responsabilità di un intero popolo è posto sulle sue spalle, e il mantello regale ne è simbolo.
"E il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace".
Dal presente, l'annuncio del profeta si proietta nel futuro: il bambino regale è segno di rinascita di una nazione ma anche del Messia futuro.
Il suo nome ricco e complesso non è un elenco normale di titoli nobiliari che si elencano davanti al un pargolo coronato, ma rispecchia una grandezza divina nel bambino che verrà alla luce.
Ci sono tutte le note del re saggio e giusto di cui il popolo di Dio ha bisogno, che rispecchia la paternità del Pastore d'Israele.
Consigliere di una sapienza mai vista prima, manifestazione della potenza liberante di Dio, presenza della paternità eterna del Signore, attento alla pace e quindi al benessere dei suoi sudditi: è l'identikit del Re-Messia che Israele attende e che in Gesù di Nazareth si è reso presente per il bene dell'umanità intera.
Questo giorno è così denso di significato che non si finisce di contemplare la nascita di Dio per noi, per la nostra vita. Egli non tiene la gloria per sé, ma ha glorificato il suo popolo, l'intera umanità nascendo come uno di noi, facendosi figlio di ogni suo figlio, diventando discendenza nostra, di generazione in generazione.
Grazie Signore perché "hai moltiplicato la gioia" a dismisura e "hai aumentato la letizia" così tanto che ha riempito il mondo!
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Salmo 96 (95)
Commento del 31/12/2019
Seconda lettura di Tt 2,1-8. 11-14
Commento del 10/11/2010
Vangelo di Luca 2,1-14
Commento del 25/12/2019
"Un bambino è nato per noi".
RispondiEliminaGioia e allegria grande per ogni bambino che nasce.
Felicità nel guardare e abbracciare un nuovo nato.
Stupore per ogni uomo all'alba del suo giorno.
Oggi il bambino è il Messia,
il Santo di Dio,
il salvatore del mondo,
il liberatore di ogni uomo e ogni donna,
il segno dell'Amore,
l'Emmanuele,
il Dio che è con noi.
"Un bambino è nato per noi".
È per noi.
È per il nostro bene.
È a favore di noi.
È dono per noi.
È vita che non muore per noi.
"Un bambino è nato per noi".
Alleluia!
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti".
RispondiEliminaQuale esercito?
Il Signore è pace!
Questa pace voglio augurarvi a tutti i lettori
Buon Natale