Prima lettura del 17 agosto 2023

Così sarò con te
Gs 3, 7-10.11.13-17

"In quei giorni, il Signore disse a Giosuè: «Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te. Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l'arca dell'alleanza: "Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete"».
Disse allora Giosuè agli Israeliti: «Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio». Disse ancora Giosuè: «Da ciò saprete che in mezzo a voi vi è un Dio vivente: proprio lui caccerà via dinanzi a voi il Cananeo, l'Ittita, l'Eveo, il Perizzita, il Gergeseo, l'Amorreo e il Gebuseo. Ecco, l'arca dell'alleanza del Signore di tutta la terra sta per attraversare il Giordano dinanzi a voi. Quando le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l'arca del Signore di tutta la terra si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano si divideranno: l'acqua che scorre da monte si fermerà come un solo argine».
Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l'arca dell'alleanza davanti al popolo. Appena i portatori dell'arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero al limite delle acque - il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell'Aràba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico.
I sacerdoti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore stettero fermi all'asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all'asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano".


Alla morte di Mosè, Giosuè, suo assistente nell'esodo dall'Egitto, diventa guida del popolo che sta per entrare nella terra promessa.
Mosè muore ad un passo dall'entrarvi per un cambio di staffetta doloroso ma necessario. Non si entra con un retaggio vecchio, da schiavi, nella terra nuova data in eredità, ma da figli, da liberi.
Giosuè è continuatore e anche nuovo condottiero e il Signore si rivolge a lui per parlare a tutto il popolo.
Nella pagina del libro che narra le gesta di Giosuè e del popolo che inizia un'altra avventura, non meno faticosa della prima, il coraggio e la fiducia sono le "armi" necessarie per vincere sui popoli indigeni che naturalmente si rifiuteranno di fare stanziare questi ebrei "stranieri".

"Il Signore disse a Giosuè".
Il Signore che ha parlato a Mosè come ad un amico e continua il suo dialogo che porta salvezza e gioia al popolo e a tutta l'umanità.
Rivolge continuamente la sua Parola, perché è fedele a sé stesso e all'amore per noi, sino alla fine, senza che nessuno ostacolo possa fermarlo.
Ascoltare la Parola di è una delle gioie più grandi per un credente, per chi sa che il Padre è felice di parlare con i suoi figli.
La Parola di Dio parte da lui e come un ponte, ci raggiunge per attirarci e portarci al divino per il quale siamo fatti.

"Oggi comincerò a renderti grande agli occhi di tutto Israele, perché sappiano che, come sono stato con Mosè, così sarò con te".
Nella Scrittura, dopo la parola che esorcizza la paura "Non temere", trovo che la parola più rassicurante sia "Sarò con te"(cfr. Es 3, 12).
Così il Signore renderà grande Giosuè, come ogni inviato: è con lui!
È il modo giusto di essere consapevoli della propria realtà: io sono grande e prezioso perché il Signore è con me, l'Emmanuele abita nel piccolo spazio della mia esistenza, sono dimora di Dio!
Mosè, Giosuè, tutti i profeti hanno questa certezza e camminano per la strada dell'annuncio schietto e veritiero, solo perché sanno che la loro esistenza, le parole che annunciano e le opere che fanno sono sorrette, suggerite e rese efficaci da Dio.

"Da parte tua, ordina ai sacerdoti che portano l'arca dell'alleanza: «Una volta arrivati alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete»".
Fermarsi alla soglia, aspettare trepidanti di entrare nella vita nuova, nel rapporto sponsale col Signore, è bello e profondo.
Essere consapevoli della qualità di questi momenti preziosi, ne amplifica il senso, moltiplica il gusto del passaggio, prepara il cuore all'altro da sé da accogliere e amare.
Il Signore, con il sostegno della sua forza, del suo amore paterno e materno, farà pasqua, farà attraversare il Giordano nuovamente all'asciutto, portando la memoria al primo passaggio nel Mare dei giunchi.
Spalancando la dignità e il dono della terra promessa, aprirà una nuova esistenza ai figli dei profughi e la certezza per ogni persona nata sulla terra che la libertà è possibile perché lui sarà con ognuno di noi per sempre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 114 (113)
Commento del 12/08/2021

Vangelo di Mt 18, 21-35
Commento del 22/03/2022

Commenti

  1. "Come sono stato con Mosè,
    così sarò con te".
    La buona notizia.
    Una preziosa promessa
    del Dio fedele.
    Il Dio liberatore di Mosè
    è con me.
    Il Dio compagno di Israele
    nel deserto
    è con me.
    Il Dio che ha dato pane e acqua nel cammino
    è con me.
    Il Dio che parla come un amico con Mosè
    è con me.
    "Come sono stato con Mosè, così sarò con te".

    RispondiElimina
  2. Venite qui ad ascoltare gli ordini del Signore, vostro Dio
    Si
    sempre,i TUOI non sono ordini,ma inviti docili al TUO insegnamento di riconciliazione e dono perpetui.
    Grazie per avermeli fatto sperimentare.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019