Salmo del 10 agosto 2023
La sua giustizia rimane
Sal 112 (111),9
"9 Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s'innalza nella gloria".
Uno dei protagonisti dei Salmi è il giusto, l'uomo fedele alla legge del Signore, attento a servire con carità i fratelli, che spesso però soffre ingiustamente.
Il Salmo 112 ne fa un bel ritratto; solo nell'ultimo versetto è citato l'empio, colmo di rabbia e di invidia per il giusto a cui tutto riesce bene.
È la sapienza della tradizione d'Israele che mostra la via del Signore che benedice e fa fruttificare largamente, come promesso nel Salmo 1.
Il versetto che meditiamo si ferma su tre caratteristiche del giusto.
"Egli dona largamente ai poveri".
Il giusto è largo di cuore!
Bella considerazione che si può fare di una persona: riceve tanto e dona altrettanto.
Non c'è tornaconto o calcolo nel dono e questo si vede nei destinatari della gratuità.
I poveri non ricambiano in beni, non possono elargire nulla se non il loro grazie.
"Chi dona, lo faccia con semplicità" (Rm 12,8) scrive Paolo .
La magnanimità è suscitata nell'uomo che cammina fiducioso dell'amore del Signore; egli ripaga ogni gesto col suo centuplo.
Ancora l'apostolo delle genti si sofferma su questa virtù necessaria in un credente:
"Tenete presente questo: chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia" (2 Cor 9,6-7).
Donare largamente è il modo preferenziale per uscire dalla tristezza, che la paura della perdita genera. E vuol dire anche aprire ogni angolo del nostro cuore alla possibilità sempre più grande di regalare noi stessi. "Non siate pigri nel fare il bene (Rm 12,11).
"La sua giustizia rimane per sempre".
Fare il bene è faticoso, incontra tante contro risonanze nel nostro cuore che si sente defraudato, usato, spolpato nei "propri averi", come se la povertà che ci circonda sia un pericolo, una minaccia alla propria tranquillità economica.
Ma la gratuità è giustizia di Dio! E' giusto donare perché il Signore giusto lo fa, continuamente, per ognuno di noi.
La giustizia di Dio colma ciò che manca, si preoccupa di chi dall'ingiustizia umana è stato defraudato e impoverito.
Questa equità rimane per sempre; questo lavoro continuo del Signore, che lavora fiducioso, che non molla e continua a portare alla sua giustizia ogni ingiustizia umana, "contagia" il giusto che in lui attinge e trova nutrimento.
"La sua fronte s'innalza nella gloria".
Il giusto è reso felice, beato, dal bene che fa'. Fare il bene fa bene a chi lo fa. Perseverare nel bene porta serenità e felicità, interiore e profonda.
È la prima vera ricompensa, è la mano che ci trae dal basso, dalla prostrazione e dall'insoddisfazione per elevare lo sguardo a ciò per cui siamo fatti: la gloria di Dio!
Ci si può soffermare e gustare un solo versetto dei Salmi? A quanto pare sì!
Quanta sapienza, quanta pace ne viene per il nostro cuore affannato e sempre in corsa. Questo periodo di vacanze estive ci dia la gioia dell'ascolto, piccolo, quotidiano, fonte di sazietà e sapienza.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 2Cor 9,6-11
Commento del 21/06/2023
Salmo 112 (111),1-6
Commento del 03/11/2021
Vangelo di Gv 12,24-26
Commento del 10/08/2022
Egli dona largamente ai poveri
RispondiEliminaGrazie Signore
Chi ha il cuore libero da varie inutilità,è pronto ad accogliere quello che ci dai gratis
Grazie Signore,arricchissimi sempre di TUO e svuota le mie inutilità
Amen
"Egli dona largamente ai poveri".
RispondiEliminaIl Signore dona con larghezza.
Il Signore dona con gratuità.
Il Signore dona per sempre.
"Egli dona largamente ai poveri".
È divino dare ai poveri con larghezza.
È la via della luce.
È la via della pace.
"Egli dona largamente ai poveri".
Concedimi larghezza di cuore
e generosità.
Voglio vivere da figlio tuo
e assomigliarti.