Vangelo dell'8 agosto 2023

Questo rende impuro l’uomo!
Mt 15, 1-2.10-14

"In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Riunita la folla, Gesù disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!».
Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?».
Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata. Lasciateli stare! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!»".


La religione è sempre preoccupata di preservare la purezza e si chiude in un recinto di santità. È un problema sicuramente astratto e utopico perché nella vita reale le cose sono sempre mischiate, contaminate dalla nostra limitatezza e dalla finitezza della creazione.
Sempre in ricerca di oasi "pure", a tutti i maestri spirituali si pongono domande su ciò che è puro e ciò che invece intralcia il cammino della "perfezione".
Le risposte di Gesù sono sempre alternative a quelle della tradizione, perché non si è mai messo dalla parte dello steccato, non ha mai scelto un piedistallo di purezza per insegnare, che lo "proteggesse" dal nostro peccato.
Il suo essere profondamente incarnato nell'umanità lo ha portato ad una visione più realistica e profonda dell'uomo e della sua interiorità, quella che era necessario mettere in relazione col Padre affinché fosse redenta.
Chissà perché i divieti e le prescrizioni sul cibo sono un pallino delle religioni e le mille risposte partono sempre da una domanda: quali sono gli alimenti puri permessi a chi fa un cammino di perfezione?
Il Maestro Gesù stupisce e scandalizza per la sua risposta.

"Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!".
Ricordo perfettamente la reazione di stupore e di ribellione che provai da adolescente ascoltando, come per la prima volta, questa pagina di Vangelo!
Non mi capacitavo come la saggezza di Gesù non vedesse tutto "lo sporco" che entra in noi da tutti i sensi e ci "inquina"; facevo di tutto per proteggermi e adesso il problema ero io!
Altro brano che mi destabilizzava era quello di Marco:
"«Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». Così rendeva puri tutti gli alimenti" (Mc 7, 18-19).
Non poteva essere più chiaro di così il Maestro di Nazareth!
Non è quello che entra in bocca il problema, non l'alimento specifico e il giorno in cui si mangia! E' quello che esce dal nostro cuore che svela quanta "impurità" ci abiti, cioè quanto siamo distanti dall'amore, per Dio e per i fratelli!
Ognuno di noi ferisce e si ferisce con ciò che dice, con ciò che esce dal cuore.
Per Gesù non sono gli alimenti ma il cuore dell'uomo ad essere impuro e quindi da salvare.

"Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?".
Che scandalo è? È solo dispiacere perché è contraddetta la tradizione, messa su un altarino e a cui si sacrificano i valori più importanti.
Gesù non è per niente preoccupato da questo tipo di scandalo, cioè di inciampo al cammino di fede. Anzi, ben venga questo salutare stop alle nostre certezze fondate sulla sabbia perché fa iniziare una verifica sincera, fa riflettere sulle tante cose assurde della nostra fantasia, che spesso mescoliamo con la fede.

E' necessario scandalizzarsi per le parole di Gesù, farsi toccare nelle convinzioni più radicate eppure sbagliate, che non vengono solo da una impostazione catechistica e dottrinale da Concilio di Trento, ma dall'umano che trattiene ciò che è plausibile e comprensibile quando ascolta l'annuncio del Vangelo.
La Parola fa l'unica operazione di purificazione necessaria per noi: pezzo dopo pezzo sradica l'idolo che ci siamo fatti, penetra il nostro cuore sclerotizzato e mostra il Dio vero.
Facendo questo rivela la verità della nostra vita, ci spiega a noi stessi, ci convince di limite e peccato e ci apre alla misericordia, alla lode, alla gioia che solo il Vangelo può dare.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Nm 12,1-13
Commento del 03/08/2021

Salmo 51 (50), 1-10
Commento del 19/02/2021

Vangelo di Mt 15, 1-2.10-14
Commento del 04/08/2020

Commenti

  1. "Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!".
    Attenti a ciò che entra
    ci sfugge ciò che esce.
    È un illusione che si annida
    nel cuore della fede.
    Non nello stomaco
    ma nel cuore
    va cercato ciò che è impuro.
    Dal di dentro,
    dal cuore,
    può uscire ciò che offende, distrugge,
    disorienta,
    toglie speranza.
    Qui occorre vigilanza,
    attenzione,
    consapevolezza.
    "Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!".

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  2. Sai che i farisei, a sentire questa parola, si sono scandalizzati?
    Quanti idiomi e schemi vari ,vanno zittiti
    Non è la mia ma la TUA logica,liberatrice.
    Aiutami sempre,stammi vicino per stanare ciò che m'impedisce quello che intralcia,l'incontro VERO con TE!
    amen

    RispondiElimina

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