Salmo del 22 febbraio 2024

Il mio calice trabocca
Sal 23 (22),5

"5 Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca".


Il Salmo del buon Pastore è una preghiera di grande consolazione, caro al mio cuore e a quello di tantissimi credenti.
È facile pregarlo perché con le sue immagini parla a tutti; è poesia, è verità, è riposo e quiete.
Sentirsi accompagnati, custoditi, difesi, nutriti dal Signore è il dono prezioso che la nostra fede ci fa ogni giorno. Perfino la paura di attraversare un luogo oscuro non ci sgomenta, semplicemente perché siamo certi che il Signore lo attraversa insieme a noi.

"Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici".

Chi pensa di poter banchettare tranquillamente quando è sotto il tiro dei suoi nemici? Un'immagine quasi impossibile ci rivela quello che sperimenta il salmista.
Le avversità della vita, i nemici della felicità non hanno potere su di noi. Sì, possono darci grande sofferenza ma ciò che conta è la vita che sente di non perdersi, di aggrapparsi sempre di più alla difesa del Signore.
E davanti a tante preoccupazioni arriviamo ad un porto sicuro dove è già apparecchiato, dove possiamo deporre le armi e riposarci al sicuro.

"Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca".

È proprio una festa quella descritta: olio profumato sul capo, simbolo di predilezione e regalità e calici di vino traboccanti perché la gioia sia piena!
Il Signore unge, consacrando a lui il suo fedele, nonostante ogni cosa sembri contraria allo svolgersi della vita.
Il Signore porta tutta questa rinascita nelle nostre esistenze
affaticate e ferite. Come il samaritano che all'uomo ferito "gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino" (Lc 10,34), così il Padre si curva su di noi e le morti diventano banchetti e le arsure si trasformano in ebbrezza.
Si potrebbe dire con uno slogan: dove c'è il Signore c'è festa, anche quando umanamente non ci sono le condizioni ideali per festeggiare, proprio quando la festa sarebbe finita.

Sento in queste parole la profezia di Isaia che viene annunciata ancora e ancora, affinché tutte le orecchie possano sentirla e rallegrarsi:
"Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,
un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,
di cibi succulenti, di vini raffinati.
Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto" (Is 25,6-8).

E' ciò che chiedo al Padre, che il riposo sia per tutti gli affaticati, che la coltre opprimente sia levata dal volto di tutti gli oppressi, che la morte sia distrutta per sempre e che le lacrime vengano asciugate dal suo amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Pt 5,1-4
Commento del 22/02/2022

Salmo 23 (22)
Commento del 22/03/2020

Vangelo di Mt 16,13-19
Commento del 29/06/2022

Commenti

  1. "Davanti a me tu prepari una mensa
    sotto gli occhi dei miei nemici".
    È la firma di Dio.
    È la possibilità nei giorni tristi.
    È la possibilità nei giorni avversi.
    È la possibilità davanti ad ogni nemico.
    All'Amore tutto è possibile.
    "Davanti a me tu prepari una mensa
    sotto gli occhi dei miei nemici".

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  2. Eliminerà la morte per sempre-
    Pugno nello stomaco di un comune mortale,quando vengono proferite queste belle Parole di speranza ,durante un evento funesto.
    Prego per chi ha bisogno di queste parole,per sperare.........che non è l'ultima Parola,la fine su questa terra.
    Amen

    RispondiElimina

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