Salmo del 2 febbraio 2024

E' il re della gloria
Sal 24 (23),9-10

"9 Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.

10 Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria".


Il Salmo 24 è un salmo di lode che trae ispirazione da tre realtà: il cosmo, il tempio e la manifestazione del Signore.
In un'ideale processione si intona il canto scandito da ritornelli mentre ci si innalza risalendo verso Gerusalemme.
Come in un corteo regale tutto è pronto per esaltare la gloria del vincitore che manifesta la sua grandezza universale davanti al popolo.
Ancora più significativo pregare col Salmo quando il tempio è stato distrutto: è nel profondo che il Signore prende dimora e con tutto sé stessi si ringrazia e si prega colui che penetra i cuori e li spalanca all'amore.

"Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria".

Davanti alle maestose porte del tempio l'ingresso del Signore, vivente e presente con la sua potenza favorevole e misericordiosa, è un'esperienza esaltante.
Le porte diventano così simboli dei cuori a cui è ordinato di allargarsi per lasciare passare il "re della gloria", di fare posto nel proprio intimo a questa presenza salvifica.
Anche prima della costruzione del tempio di Gerusalemme, la presenza di Dio abitava in una tenda, proprio come i profughi dall'Egitto. Lui, nomade con i nomadi, procedeva nel deserto assicurando protezione e vicinanza.

"Chi è mai questo re della gloria?"
La domanda risveglia la memoria della fede. Quel Re che aveva sconfitto ogni altro potente e che aveva scelto una dimora stabile in Israele, è ancora presente, favolevole, misericordioso.
Questa è la sua gloria, manifestata nell'universo e familiarizzata con un popolo che ne custodiva la vicinanza.
Chi è il mio Dio? Chi sono io davanti a lui? Sono le domande che fanno sgorgare la preghiera, che nel profondo trovano il motivo dell'affidamento, del riposo sicuro tra le braccia del custode.

"Il Signore degli eserciti è il re della gloria".
Non pensiamo al Signore come un guerrafondaio! La parola ebraica qui usata per "eserciti" è "schiere", cioè l’ordine gerarchico che si trova già nel primo libro della Bibbia "Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere" (Gn 2,1).
È il Signore il re degli eserciti celesti, degli angeli come delle stelle del cielo, del mondo meraviglioso e delle schiere dei fedeli.
Egli "comanda e tutto esiste" (Sal 33,9), dà vita alle sue creature e conduce come un condottiero l'intero creato alla sua pienezza.
La schiera dei viventi gli rende gloria e diventa così la voce dell'intera creazione che si unisce all'esultanza.
Il Salmo ci aiuta a sentirci anche noi parte di questa immensa liturgia eucaristica, in cui il ringraziamento è l'anelito vitale che risponde alla Vita donata continuamente.
Apriamo le nostre porte, innalziamo il nostro cuore al Padre, uniamoci alla voce di tutte le creature: il nostro Salvatore è il Re della Gloria!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ml 3,1-4.23-24
Commento del 23/12/2021

Salmo 24 (23)
Commento del 28/01/2021

Seconda lettura di Eb 2,14-18
Commento del 02/02/2022

Vangelo di Lc 2,22-35
Commento del 29/12/2023

Commenti

  1. Re di una gloria che io ,nella mia pochezza, non oso scrutare;
    mi è impenetrabile ed inarrivabile sapere di questo;
    ma quello che so,è che è con me,per me!
    Grazie!

    RispondiElimina
  2. "Chi è mai questo re della gloria?"
    Domanda vera davanti ad ogni gloria.
    Domanda preziosa
    davanti alla gloria di Dio.
    Re della gloria e colui che ha fatto
    e abita i cieli,
    che ha fatto e abita la terra,
    che ha fatto e abita l'umanità.
    "Chi è mai questo re della gloria?"
    È il cuore dei cieli,
    è il cuore della terra,
    è il cuore dell' umanità
    "Chi è mai questo re della gloria?"

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019