Salmo del 10 settembre 2024

Le lodi di Dio sulla loro bocca
Salmo 149,6-9

"6 Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani,

7 per compiere la vendetta fra le nazioni
e punire i popoli,

8 per stringere in catene i loro sovrani,
i loro nobili in ceppi di ferro,

9 per eseguire su di loro la sentenza già scritta.

Questo è un onore per tutti i suoi fedeli".

Meditare la Parola è prenderne tutti i versetti e scandirli lentamente nel nostro cuore, anche quelli che ci sembrano difficili o contrari all'annuncio evangelico.
E' il caso di questi che meditiamo oggi, tratti dal Salmo 149, che la liturgia ha accuratamente ritagliato e fatto sparire, probabilmente perché ritenuti "difficili" per la nostra comprensione. Questa censura è stata fatta per tante parti della Scrittura che nella liturgia non compaiono mai.
La Parola è difficile perché è il nostro cuore ad essere chiuso, non accogliente, non risuonante davanti ad un annuncio che scomoda.
Ascoltare versetti duri da digerire è un prezioso esercizio di preghiera, una palestra di lotta e accoglienza insieme, che ci apre a nuove dimensioni dello Spirito. 
La vita spirituale è ben rappresenta dalla guerra, dalla battaglia che continuamente viviamo nel nostro intimo con ciò che ostacola il bene e ci trascina verso il male, la morte e le tenebre. Nello Spirito la battaglia è già vinta dalla forza della risurrezione del Cristo.
Non dobbiamo perciò temere la lotta spirituale, che non combattiamo solo con le nostre forze. 

"Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani".
Il credente è un combattente che ha tra le mani la spada dello Spirito: la Parola che esce dalla bocca di Dio (cfr. Ef 6,17).
Non è una lotta che si nutre di rabbia e di vendetta, ma che ci disarma e che ci porta alla lode.
Non è vissuta nella paura, ma nella fiducia nel Vincitore di ogni male. 
La Parola, che non è nostra e quindi ci supera, va accolta e annunciata, è l'arma adatta a questo tipo di guerra che noi non potremmo vincere. 

"Per compiere la vendetta fra le nazioni
e punire i popoli". 
Il versetto allude alla battaglia che il Signore ingaggia con il faraone d'Egitto e con tutti i potenti del mondo che vogliono ridurre in schiavitù il suo popolo plasmato perché abbia vita.
Nella lotta spirituale i nemici della nostra libertà (il peccato, il male, la morte) vengono giustiziati, resi impotenti e si rivelano per quello che sono veramente: vani intralci passeggeri. 

"Per stringere in catene i loro sovrani,
i loro nobili in ceppi di ferro". 
Ogni potere umano è nullo davanti alla Signoria di Dio.
È  l'annuncio della salvezza che riecheggia dalla prima pagina della Genesi, con la luce che squarcia le tenebre e l'abisso, fino all'ultima dell'Apocalisse in cui l'Agnello, immolato, eppure ritto in piedi, vince!
Il male non avrà mai la meglio sul bene, perché il bene è Dio e nessun potere gli è superiore. 
I potenti rimangono prigionieri delle loro stesse catene, bloccati e senza forze davanti all'intervento di Dio che scende in battaglia.
 
"Per eseguire su di loro la sentenza già scritta". 
L'epilogo di questa guerra spirituale è già deciso a priori. 
Si tratta solo che si realizzi, nella nostra esperienza quotidiana, la volontà vittoriosa del Signore. La sentenza finale è già scritta:
"Al Signore appartiene la vittoria" (Pr 21,31).

"Questo è un onore per tutti i suoi fedeli". 
A volte ci sentiamo "handicappati " ad essere cristiani, perdenti perché incapaci di controbattere, con le stesse armi, al male che sembra sopraffare noi e i deboli che amiamo.
Ma partecipare alla battaglia spirituale non è un incidente o un problema: è un onore, che dà gloria a Dio e pace alla nostra vita. 
Il Signore ci coinvolge nella sua vittoria, vince lui ma vittoriosi ne usciamo noi, innalzati al Figlio nella Gloria.
Pieni di gratitudine cantiamo le lodi al nostro Dio, come gli israeliti davanti al mare, spettatori del suo immenso amore: stupenda è la sua vittoria! (cfr. Es 25,1).

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Cor 6,1-11
Commento del 06/09/2022

Salmo 149,4-5
Commento del 28/09/2023

Vangelo di Lc 6,12-19
Commento del 28/10/2023

Commenti

  1. "Le lodi di Dio sulla loro bocca
    e la spada a due tagli
    nelle loro mani".
    Lotta e lode,
    combattimento e benedizione,
    così ogni giorno.
    La bocca per lodare,
    la spada per vincere.
    Ha già vinto per noi
    il Signore:
    per questo lodiamo.
    La sua arma,
    la spada-Parola,
    la nostra arma.
    "Le lodi di Dio sulla loro bocca
    e la spada a due tagli
    nelle loro mani".

    RispondiElimina
  2. Onore essere cristiano
    Si
    Molte volte attaccati,poco considerati,umiliati,disprezzati.........
    TU hai subito tanto,per me ,per tutti noi.....tutti
    Ti affido le mie pre...........occupazioni(si mi affiorano ancora stamane)!
    TU stai con me!
    Grazie mio accompagnatore,vero!

    RispondiElimina
  3. La battaglia spirituale è quanto più ci fa onore perché rende gloria a Dio

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019