Vangelo del 14 settembre 2024

Bisogna che sia innalzato 
Gv 3, 13-17

"In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui»".

Nella notte un saggio anziano del sinedrio va in cerca della luce. 
Un maestro della legge incontra il Maestro dell'amore e la rivelazione antica e nuova prende corpo come ricapitolazione nel Figlio, disceso e innalzato. La vita è rischiarata dalla morte in croce, la condanna, decretata dalla legge, è resa nulla dalla salvezza gratuita e immeritata.
L'Amore ha donato il Figlio, l'Amore è il motivo di ogni gesto e di ogni parola di questo Maestro nuovo, venuto a liberare Israele dal giogo di precetti che schiavizzano e impediscono l'incontro col Padre. 
Nicodemo cerca il sollievo ai pesi che ha accumulato in una vita, cerca la freschezza che lo ha fatto innamorare di Dio. E Gesù lo fa rinascere d'accapo, lo partorisce alla vita che non muore.
Nella notte il Maestro parla al cuore e Israele incontra il suo Messia.

"In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo". 

Dopo una vita intera a scrutare e meditare la Scrittura, Nicodemo si reca di nascosto da questo giovane Gesù, novità di annuncio che tutti seguono. Vuole sapere se ha sbagliato traiettoria, se il merito, per il quale si è affannato tutta la vita, lo salva.
Il nuovo Maestro Gesù prende la parola. La prospettiva è ribaltata e un nuovo punto di vista, quello che viene dall'alto, gli si mostra come vera interpretazione della storia del popolo e del suo Dio.

"Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo". 
Quello che insegna Gesù, o meglio che lui testimonia, non è una semplice convinzione umana.
Afferma che una porta prima invalicabile si aprirà: per lui è possibile risalire al Padre perché da lui è disceso.  
Nessuno di noi può compiere questo cammino con le sue possibilità. La Parola di Gesù ha quindi un'unicità e l'autorità che Nicodemo deve imparare a riconoscere per distinguerla da ogni altra parola.
Anche l'esperienza umana, che non ha mai sperimentato la resurrezione, deve aprirsi ad una grazia inaudita. 
L'amore del Padre che ha fatto scendere Gesù tra noi è la stessa forza che lo riporterà in alto. Sono le Parole profonde rivelate all'antico Israele sul senso della sua morte salvifica.

"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". 
Quella di Gesù è una morte necessaria, come è necessaria una medicina salvavita, come è necessario un intervento in extremis che libera un malato dal suo male, come è necessaria l'aria che respiriamo. 
Gesù sa che la sua non è una croce inutile, infruttuosa. E aiuta l'ebreo Nicodemo richiamandogli il paragone che conosce bene.
Il serpente di bronzo che Mosè innalzò nel deserto per salvare dalla morte quelli che erano stati morsi dai rettili velenosi, è il paradosso della morte che diventa antidoto al male.
Non c'è merito, non c'è conoscenza, né bravura che possa salvare: la morte di colui che è disceso fino all'abisso della nostra umanità peccatrice, ha innalzato gratuitamente tutti al Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Nm 21,4-9
Commento del 28/03/2023

Salmo 78 (77),37-38
Commento del 14/09/2023

Vangelo di Gv 3,13-17
Commento del 14/09/2021

Commenti

  1. "Chiunque crede in lui
    abbia la vita eterna".
    La fede accoglie il dono.
    La fede accoglie la vita eterna.
    La fede accoglie Gesù il Cristo.
    "Chiunque crede in lui
    abbia la vita eterna".
    Vita eterna data in abbondanza.
    Vita eterna data gratuitamente.
    Vita eterna data per la gioia.
    "Chiunque crede in lui
    abbia la vita eterna".

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  2. Gesù disse-------
    Oggi mi dice che LUI per amore s'è donato a tutti indistintamente!
    Ha sconfitto la morte,l'ha ingoiata tutta......per noi,per me!
    SILENZIO

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  3. Nei miei giorni ci
    sei Tu Signore:
    che io incontri
    il Tuo Amore,
    la Tua Misericordia
    il Tuo Perdono
    e avrò Vita

    RispondiElimina

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