Prima lettura di domenica 8 settembre 2024

Lo zoppo salterà
Is 35, 4-7

"Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua".

Il popolo d'Israele, nelle vicissitudini della sua storia, si è sempre domandato se il Signore si prendesse veramente cura di lui.
La risposta varia non dalla cura se più presente o venuta meno, ma dal grado di speranza vissuto in quel momento.
Senza speranza non si guarda avanti, non ci si affida, non si crede in un futuro favorevole.
Uno dei compiti più urgenti dei profeti di tutti i tempi è proprio quello di far rinascere la speranza. Compito difficile ma estremamente necessario e Isaia è uno dei più bravi tra i seminatori di speranza.
Il grido del profeta risveglia dal torpore nel tempo dello smarrimento, di disorientamento e richiama alla memoria la fedeltà del Signore e le opere meravigliose che ha compiuto per salvare dalla schiavitù egiziana.
"Coraggio, non temete!" è il grido che si alza continuamente dalle pagine scritte dal cuore del Padre che non lascerebbe mai soli i suoi figli.

"Allora si apriranno gli occhi dei ciechi".
Finalmente aperti alla Luce!
Vedere significa guardare le opere di Dio e dire come lui il giorno della creazione "è cosa bella".
Siamo tutti ciechi quando ci sembra di vedere ma solo il brutto, il male e il peggio sembrano l'unica realtà.
Abbiamo bisogno dell'oculista divino che ci riapra gli occhi, che ci dia la sua vista, che ci dia il sapore e il gusto del bello di ciò che ha creato.
Isaia preannuncia ciò che il Padre attente dalla genesi del mondo.
Abbiamo bisogno di occhi aperti sulla realtà, di scoprirla preziosa per noi, di essere guariti dalla cataratta della paura e della diffidenza.

"E si schiuderanno gli orecchi dei sordi".
La fede nasce dall'ascolto (cfr. Rm 10,17) e come camminare verso il Padre se siamo sordi ad annunci di bene, se non ascoltiamo la grazia che ci viene annunciata?
Se si è sordi alla Parola di Dio si cammina comunque, ma senza avere una guida che sussurra la strada giusta per noi.
Senza ascolto si possono compiere riti religiosi, ma senza fede.
Il Signore si prende cura della nostra infermità, buca le orecchie, soffia dentro di noi il suo Spirito di verità e ci apre la via della fede.

"Allora lo zoppo salterà come un cervo".
Parliamo comunemente di cammino di fede ma ci blocchiamo al minimo intoppo, paralizzati da ciò che non controlliamo noi da intralci inevitabili che ci sembrano muri invalicabili.
Ma Iaia promette di farci vincere paraolimpiadi da zoppi, di fare salti in alto e senza neanche l'asta, di saltare in nuovi record da velocisti.
Se ci sembrava impossibile muovere pochi passi, il profeta promette danze e balli, piroette e salti da cervo.
Solo il Signore è l'allenatore che rende possibile tutto questo, che ci fa capaci di uscire dalla paralisi delle nostre possibilità.

"Griderà di gioia la lingua del muto".
Non solo parla ma canta il muto guarito nella profezia di Isaia! Raccontare le meraviglie di Dio e cantare le sue lodi è il compito importante di ogni credente. Colui che ha avuto le orecchie attraversate dalla Parola, trabocca di gioia contagiosa e condivide con altri ciò che ha scoperto per sé.
"Coraggio, non temete!" continua a dire il profeta Isaia alla nostra vita e alla nostra fede.
I tempi sono difficili, sperare è arduo, ma il Signore si prende cura di noi, delle nostre infermità e ci rialza per correre dietro di lui.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 35,4-7
Commento del 05/09/2021

Salmo Sal 146 (145),8-9
Commento del 10/11/2022

Seconda lettura di Gc 2,1-9
Commento del 20/02/2020

Vangelo di Mc 7,31-37
Commento del 10/02/2023


Commenti

  1. "Coraggio, non temete!"
    Così inizia
    ogni mia giornata.
    Guidato
    da questa voce,
    incoraggiato
    da questa Parola,
    cammino fiducioso.
    "Coraggio, non temete!"

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  2. Viene!
    Sempre.
    Mi accompagna,mi prende per mano.
    LUI ,si non mi lascia solo, non ho timore!
    Amen

    RispondiElimina

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