Vangelo del 27 settembre 2024

Ma voi, chi dite che io sia?
Lc 9,18-22

"Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno»".


"Voi, chi dite che io sia?" chiede Gesù ai discepoli.
Benedetto colui che ascolta questa domanda e inizia a rispondere: sono momenti decisivi che segnano un cambiamento radicale dell'esistenza.
Gesù ama i suoi discepoli e ha premura di cambiare la loro idea di Dio affinché la loro esperienza di fede passi dalla religione codificata in Israele ad un vero incontro che porti al Regno del Padre.
Tante sono le risposte che la folla azzarda, pressata da eventi raccontati e riecheggianti in tutta la Palestina. E ogni discepolo ha un'idea di chi l'ha afferrato a tal punto da cambiare lavoro, casa e stile di vita.
La loro prima impressione non è molto lontana dall'idea di Messia imparata dalla tradizione: lo vedono come il potente e vincitore, che passa di trionfo in trionfo fino a sgominare completamente i nemici del popolo.
Ma il mistero di Gesù il Cristo è ben più profondo e si illumina man mano che si avvicina la sua Pasqua di morte e risurrezione.

"Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare".
Solitudine e preghiera sono un binomio frequente nell'esperienza spirituale di Gesù. È un'espressione che ricorre più volte nei racconti del Vangelo perché il momento di profonda intimità con il Padre dà senso e forza a tutto ciò che fa e che insegna.
È in momenti come questi che sceglie i dodici, insegna il Padre nostro e rivela la luce che porta dentro, trasfigurandosi sul monte.

"I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda".
Anche vedendolo pregare il Maestro insegna.
Intanto i discepoli assistono e imparano dal suo atteggiamento un nuovo modo di pregare, senza riti esteriori e parole predefinite che tolgono spontaneità e raccoglimento.
Ogni volta è diverso, ma qui Gesù coinvolge i suoi ponendo una domanda, per coinvolgere, attirare l'attenzione e risvegliare una risposta vera, personale.
E' uso nella tradizione ebraica che un vero maestro faccia domande sapienti per innescare un percorso di riflessione e di crescita nei suoi seguaci.

"Le folle, chi dicono che io sia?".

Quando si parla di "folle" nel Vangelo non è lo stesso che parlarne per i concerti o per le partite di pallone.
Saremmo portati ad esultare davanti ad una gran massa di gente che segue Gesù. Probabilmente questo è quello che facevano in cuor loro i discepoli, prediletti di questo Maestro "alla moda", che tutti vogliono toccare e osannare!
Ma non sempre gli evangelisti parlano di "folle" con un'accezione positiva.
Sono masse di persone affascinate dalle sue parole e dai segni che compie; lo cercano per essere rifocillate, per essere beneficate dal suo potere, anche se faticano ad inquadrarlo nella loro religiosità tradizionale.
Alle folle Gesù imponeva "severamente di non svelare chi egli fosse" (Mc 3,12), e ai discepoli lo stesso divieto sull'intuizione guidata dallo Spirito che Pietro afferma con decisione.
Ma in segreto, in preghiera, sussurrandolo ad uno ad uno, i discepoli vengono interpellati affinché concretizzino in parole la loro opinione, la loro fede, il loro cuore verso di lui.

"Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto»".
È l'antico che si ripresenta, senza cogliere il nuovo, l'inedito che questo Messia è venuto ad inaugurare.
La fede che si limita a custodire la tradizione; ripetendo gesti sicuri e antichi ci si rinchiude in una religiosità fallimentare e si finisce per allontanarsi da quel Dio che si voleva venerare.
"Si è sempre pensato e fatto così" può andar bene in cucina, ma non nell'incontro col Signore!
Gesù ci interpella, ci spinge a tirar fuori schemi che ci portiamo dentro ma che si rivelano vuoti appena vengono esternati in parole.
E' il primo passo per distruggere gli idoli e incontrare il Dio vero.

"Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?»".
Sono stanati i discepoli, non lasciati nel limbo di risposte vecchie e sicure, né adagiati nella tradizione, al riparo da rischi ed eresie.
Questa seconda domanda diretta supera il sondaggio statistico, si dimentica dell'opinione comune. Con Gesù non vale neanche il "dicono tutti così".
Inizia con un "ma" e lascia intendere che la risposta vera non sia quella più gettonata tra le folle.
Hanno colto il nuovo di Gesù? Anzi, visto che la domanda è posta ai discepoli, a noi che ascoltiamo e meditiamo su questa preghiera che si fa cammino concreto, che fa cambiare direzione al cuore, noi siamo disposti ad uscire dal nostro vecchio sentiero e seguirlo fiduciosi su vie nuove?
Gesù sussurra ad ognuno la stessa domanda.
Noi, con lui in disparte dal mondo, siamo invitati a dare la risposta che oggi ci vive dentro: «Ma voi, chi dite che io sia?».

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Qo 3,1-11
Commento del 23/09/2022

Salmo 144 (143),1-9
Commento del 21/11/2020

Vangelo di Lc 9,18-22
Commento del 24/09/2021

Commenti

  1. "Un giorno Gesù si trovava
    in un luogo solitario a pregare".
    Solitudine e preghiera.
    Inseparabili nello Spirito.
    Inseparabili in Gesù.
    Inseparabili nel mio desiderio.
    Inseparabili nella mia esperienza.
    Solitudine per cercare.
    Preghiera per gustare.
    "Un giorno Gesù si trovava
    in un luogo solitario a pregare".

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  2. Ma voi, chi dite che io sia?
    UNO,l'unico che sta appresso a me;non demorde!
    Mi ama a sbafo.
    Grazie mio amnte vero!

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  3. ...Tu sei
    L'Eterno presente
    che fai bella ogni cosa
    a suo tempo.

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  4. Ma voi chi dite che Io Sia?..

    Tu Sei il mio Re..
    Tu Sei la mia Vita..
    Tu Sei la mia Speranza..
    Tu sei la mia Forza..
    Tu Sei la il mio Coraggio..
    Tu Sei il mio Rifugio..
    Tu Sei la mia Gioia..
    Tu Sei la mia Luce..
    Tu Sei il mio Salvatore..
    Tu Sei il mio Redentore..
    Tu Sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente..
    Tu Sei la Risurrezione e la Vita..
    Chi Crede in Te, anche se muore Vivrà..
    E chi Vive e Crede in Te non morirà in Eterno.
    Amen. Alleluia. Grazie Signore Gesù..
    Sia Lodato ogni momento. Gesù mio nel Sacramento. Oggi è sempre sia Lodato Gesù mio Sacramentato. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel Principio ora e sempre nei Secoli dei Secoli Amen. Alleluia..
    🙏😇♥️🎉🎊👋💐🌹🌹🌹🎶🎶🎶

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  5. Tu sei l'amore gratuito che mi dà pace 😇

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  6. Voi, chi dite che io sia?
    Gesù mi fa questa domanda ed io con molta onestà rispondo: sei l' amico del cuore quello fedele e che ascolta senza stancarsi mai che chiunque vorrebbe, sei il fratello maggiore che insegna, incoraggia e protegge, sei il Padre unico al mondo che dona grazia su grazia in abbondanza , che non si vergogna di chiamarci figli e che ci ama fino alla follia.
    Condivido pienamente la risposta di Pietro e ringrazio Dio per questa pagina di Vangelo.

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  7. Tu sei l AMORE della vita mia

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