Salmo del 28 settembre 2023

Lodino il suo nome con danze
Salmo 149,2-3

"2 Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.

3 Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni".


Il Salmo 149 canta l'esultanza incontenibile di chi si sente vincitore e non se lo aspettava!
La lotta del cammino di fede non va ridotta ai nemici che sentiamo come impedimenti che ci vengono dal di fuori, ma contro quelli più difficili da sopportare, quelli che ci portiamo dentro.
"Si tratta di una lotta interiore, invisibile, non rivolta contro esseri esterni a sé, ma contro «il peccato che ci assedia» (Eb 12,1), contro «le passioni cattive che fanno guerra nelle nostre membra» (cfr. Gc 4,1), contro le suggestioni che sonnecchiano nel profondo del nostro cuore, ma che sovente si destano ed emergono con una prepotenza aggressiva, fino ad assumere il volto di tentazioni seducenti" (Enzo Bianchi).
Paolo alla fine della sua vita così riassume il suo cammino di fede:
"Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede" (2 Tm 4,7).

"Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion".

Quello che solo la fede ci insegna è che la lotta spirituale non è dominata dalla tristezza e stagnante nella paura.
Esultanza, canti di lode, danze, muovono corpo e anima ad unirsi a ciò che il cuore prova, sono pregustazione di ciò che ancora non è completo, assaggio di gioia piena che siamo certi arriverà.
La fede sostiene nel combattimento interiore e rende il credente sempre più libero e sereno.
Il Signore è nostro creatore e re, sorgente di vita e pastore. La certezza della sua vicinanza rende il cuore desideroso di cantare anche durante le battaglie. Nella speranza siamo salvati (cfr. Rm 8, 24)!

"Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni".

Il nostro cammino è tra le difficoltà, non lo possiamo negare, ma ci stupiamo noi stessi di sentirci comunque al sicuro, sia che moriamo, sia che viviamo (cfr. Rm 14,7).
Da credenti lodiamo e ringraziamo, anche quando qualcuno imprecherebbe, anche quando ci sentiamo sfigati e oppressi. Però mai abbandonati, mai perduti.
E' una gioia profonda e condivisa che ci unisce agli altri fratelli che testimoniano la loro fede, convinti insieme che il bene dilaghi nel mondo molto più del male se si guarda nella direzione giusta.
I Salmi, i profeti, i Vangeli la direzione ce la mostrano: "noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati" (Rm 8,37).
Rispondiamo alla grazia contagiando di musiche, lodi e canti chi ci sta vicino.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Ag 1,1-8
Commento del 23/09/2021

Salmo 149,4-5
Commento del 23/05/2022

Vangelo di Lc 9,7-9
Commento del 24/09/2020

Commenti

  1. "Gioisca Israele nel suo creatore,
    esultino nel loro re i figli di Sion".
    Dio è gioia.
    Dio è festa.
    Dio è danza.
    Dio è musica.
    Dio è lode.
    Dio è letizia.
    Dio è amante.
    Dio è Amore.
    "Gioisca Israele nel suo creatore,
    esultino nel loro re i figli di Sion".

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  2. Il Signore ama il suo popolo,
    incorona gli umili di vittoria.
    Certo
    Sempre
    Mi ama sempre
    E' con me
    Con tutti,ama sempre

    RispondiElimina

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