Salmo del 2 settembre 2024

Esso è sempre con me

Sal 119 (118),97-99

"97 Quanto amo la tua legge!
La medito tutto il giorno.

98 Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici,
perché esso è sempre con me.

99 Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti".

Ci si annoia a leggere un Salmo lungo 176 versetti? Chi lo proporrebbe su un social dove i tempi di lettura si riducono statisticamente a pochi minuti!
Solo chi è innamorato della Parola di Dio può apprezzare appieno il Salmo 119, una lunga litania che il salmista ripete al suo cuore, confortandosi di tanta bellezza e preziosità.
I Salmi infatti nascono da chi ha assaporato a lungo Parole che danno vita e ha il desiderio di trasmetterne la sapienza come luce, nutrimento, consolazione, sostegno.
Da un innamorato a tanti ricercatori d'amore: questa l'immortalità di Parole valide per sempre.

"Quanto amo la tua legge!
La medito tutto il giorno".
Amore per la Parola del Signore è la molla che sintonizza il nostro essere all'ascolto. Qui Parola è sinonimo di legge, anche se per noi è riduttivo e fuorviante questo termine.
È molto di più. Il salmista ha in mente la Torah, principio della crittura, nucleo fondamentale di rivelazione di Dio.
In questo senso allora "legge" ha un significato non legalista, ma di cammino tracciato per arrivare al bene.
Il credente si fida di Dio e ama la Parola che lo aiuta a sentirselo vicino, ad orientare i suoi passi.

"Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici,
perché esso è sempre con me".
La Parola è fonte di saggezza, dà il gusto della vita, fa nascere la gratitudine continua in chi è consapevole di essere ricolmo quotidianamente di doni.
Il salmista sa di essere più saggio di chi è contro, non tanto a lui, ma a Dio. C'è infatti una logica umana che non nasce dall'amore ma dall'egoismo, che non sopporta una legge superiore che ha rispetto di tutti, un'arrogante superbia che spinge a dominare gli altri.

La Parola è' un comando strano: non schiavizza ma libera, non impedisce la propria personalità ma sviluppa la saggezza.

È una Parola alla nostra portata, che converte la nostra esistenza facendola sintonizzare sui desideri del Signore. La stessa Bibbia ci ricorda: "questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica" (Dt 30,14).

"Sono più saggio di tutti i miei maestri,
perché medito i tuoi insegnamenti".
Meditare la Parola è lasciare che il Signore stesso sia Maestro interiore, scoprirlo di gran lunga superiore ad ogni maestro umano.
Questo versetto lo sento vero perché meditare giornalmente la Parola porta a sentirsi guidato, sicuro, non lasciato nel dubbio e nell'incertezza che fa cercare continuamente nuove guide per la propria spiritualità.
La Parola è una sorgente di luce e di sapienza per ognuno di noi, parla personalmente alla nostra intimità, realizza un rapporto d'amore personale e unico col proprio Signore.
Non ci stancheremo mai ascoltare colui che ci sussurra la vita, che ci dona questo tesoro prezioso e gratuito, ed è sempre con noi.

Continueremo con gioia a dissetarci di colui che ci parla con versetti d'amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Cor 2,1-5
Commento del 09/02/2020

Salmo119 (118),37-40
Commento del 26/06/2024

Vangelo di Lc 4,14-22
Commento del 10/01/2020