Prima lettura del 24 settembre 2024

Scruta i cuori
Pr 21,1-6.10-13

"Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta,
ma chi scruta i cuori è il Signore.
Praticare la giustizia e l’equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna dei malvagi è il peccato.
I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto,
ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza.
Accumulare tesori a forza di menzogne
è futilità effimera di chi cerca la morte.
L’anima del malvagio desidera fare il male,
ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio;
egli acquista scienza quando il saggio viene istruito.
Il giusto osserva la casa del malvagio
e precipita i malvagi nella sventura.
Chi chiude l’orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta".

Per gli antichi, più che per noi, era fondamentale conservare la saggezza delle generazioni precedenti, imparare dalla loro esperienza, parola che potremmo dire come un passare attraverso, superare una prova e uscirne vivi. Mi piace pensare che ogni pasqua, ogni passaggio è un'esperienza che porta alla vita.
Per questa preziosa memoria, la Scrittura conserva una raccolta, il libro dei Proverbi, che fa riferimento ad un re saggio, simbolo di colui che governa con sapienza la sua vita, la sua famiglia e l'intera nazione.
Subito viene in mente il sapiente per eccellenza, Salomone, che chiede in dono al Signore un cuore docile che possa discernere tra il bene e il male e che amministri la giustizia in mezzo al suo popolo (cfr. 1Re 3,5-9).
Saggezza non è quindi il semplice prodotto della filosofia umana, di intelligenza e bravura personale, ma un percorso in cui Dio si fa Maestro e guida proprio nelle vicende travagliate che rimangono come memoriali di salvezza.

"Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore".
L'esperienza del deserto, l'aridità delle alture di Gerusalemme e la mancanza di acqua in una terra arida come la Palestina, hanno reso il popolo d'Israele ancora più attento e grato per i corsi d'acqua, per i rigogliosi giardini di Babilonia ammirati durante l'esilio.
Un giardino magnifico con canali adatti, disposti in modo artistico, orchestrati per meraviglie d'acqua che dissetano e rendono bella la vista, danno all'autore del nostro libro la giusta immagine di duttilità, di disponibilità, di fecondità del re saggio.
Lasciarsi guidare e modellare dal Signore non è facile per un potente. A questo re preme più la volontà benevola del Signore che le proprie vedute di governo.

"Lo dirige dovunque egli vuole".
Sapienza e volontà del Signore sono relative una all'altra.
Dirigendo il cuore del re, il Signore conduce al bene la vita di un intero popolo.
La sapienza conosce prima di tutto i suoi limiti e lascia sempre spazio al disegno di Dio e alla sua azione provvidenziale.

"Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta".
Il nostro sguardo percepisce solo l'apparenza. Solo il Signore vede nel profondo e sa come stanno veramente le cose. Quello che a me sembra dritto, visto da occhi penetranti rivela tutte le sue storture e i suoi limiti.
La fede abbassa i potenti e lascia guidare il Potente, colui che dall'alto vede già il percorso che certe nostre decisioni prenderanno.

"Ma chi scruta i cuori è il Signore".
La Bibbia non si stanca di ripetere:
"l'uomo vede l'apparenza, ma il Signore vede il cuore" (1Sam 16,7).
Conoscere il nostro cuore nella sua profondità è difficile, un percorso veramente impegnativo e costante. In questo cammino decisivo il Signore ci rivela a noi stessi, ci salva dall'apparenza e dalla superficialità, porta gradualmente a fidarsi della sua sapienza.
"Scrutare" per il popolo d'Israele è un'opera fondamentale di conoscenza profonda e interiorizzata della Parola di Dio.
Il Signore ci scruta e ci conosce (cfr. Sal 139,1), come una pagina di verità scritta da lui.
Nei nostri giorni continua a scrivere Parole incarnate, portando il suo Verbo, per donarci la sua Sapienza, il suo Spirito e il suo Amore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Pr 21,1-6.10-13
Commento del 22/09/2020

Salmo 119 (118),1-2
Commento del 04/03/2023

Vangelo di Lc 8,19-21
Commento del 20/09/2022


Commenti

  1. "Ma chi scruta i cuori è il Signore".
    L'uomo vede l'apparenza, ma il Signore
    Vede i cuori.
    IL Signore ci scruta e ci conosce,
    Come una pagina di Verità, scritta da Lui.
    Nei nostri giorni continua a scrivere
    Parole incarnate, a portare il Suo Verbo,
    Per donarci la Sua Sapienza, il Suo Spirito e il suo Amore.
    Signore, Meravigliose sono le Tue Opere!..
    Le riconosce pienamente l'anima mia!..
    Io ti rendo grazie, perché hai fatto di me una
    Meraviglia Stupenda!.. Amen Alleluia.
    Grazie Signore..
    🙏😇♥️🎉💐🌹🌹🌹👋🎶🎶🎶

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  2. "Chi scruta i cuori
    è il Signore".
    Opera meravigliosa di Dio.
    Chi può conoscere
    il cuore umano?
    Il Signore scruta,
    illumina,
    purifica,
    corregge,
    consola,
    guarisce,
    il mio cuore.
    "Chi scruta i cuori
    è il Signore".

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  3. Lo dirige dovunque egli vuole!
    Sempre
    Fai scaturire dal mio cuore,solo azioni di pace,mitezza,comunione,sopportazione,........
    Amen

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  4. "Il cuore è un corso d acqua in mano al Signore"Donami Signore la saggezza di mettere tutta me stessa nelle tue mani

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