Salmo di domenica 15 settembre 2024

Alla presenza del Signore
Sal 115 (114),3-4

"8 Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,


i miei occhi dalle lacrime,

i miei piedi dalla caduta.


9 Io camminerò alla presenza del Signore

nella terra dei viventi".


Il Signore della creazione, dell'Alleanza, di cui l'antico Israele ha fatto esperienza nella sua tormentata storia, non avrebbe incidenza nel presente se non fosse lo stesso che il salmista riconosce come suo liberatore.

La salvezza è attualizzata, personalizzata e il Salmo 115 lo canta come compagno di cammino, mano sempre tesa a risollevare e a liberare dagli affanni.

Il Signore d'Israele ha la passione della vita e  mette in campo tutto il suo potere per liberare, consolare e sostenere.


"Sì, hai liberato la mia vita dalla morte".

Il Salmo profetizza la resurrezione, una vita che superi i limiti umani, che porti l'anelito e il desiderio di eternità al di là dei propri giorni.

Ciò che è fatto dal Signore non può essere abbandonato nella morte (cfr. At 2,27).

Questa è la fede dei primi apostoli, testimoni del Risorto, ma è incredibile che centinaia di anni prima la fede nella liberazione dalla morte fosse nucleo di preghiera e di ringraziamento.


"I miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta". 

La Scrittura è un grande canto di salvezza che uomini e donne d'Israele hanno tramandato alle future generazioni affinché non si perdesse la memoria di tanta grazia.

La morte, le lacrime del dolore e l'umiliazione umiliazione della caduta, sono assunte e amorevolmente lenite. Nessuno è lasciato solo a subirle.

È nel vissuto dei nostri giorni che facciamo esperienza del Dio liberatore, che consola, che non permette ad una vita incrinata di essere allontanata dal suo amore (cfr. Is 42,3).

Il salmista testimonia questa esperienza e questa fede proprio nei momenti di massima sofferenza.

La morte, le lacrime, la fragilità, non sono più un ostacolo invalicabile all'amore del Signore. Egli si prende veramente cura di noi. 


"Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi". 

Dall'esperienza passata dal popolo e riattualizzata in ogni fedele, nasce la speranza fondata.

Chi mi sostiene già in questa vita non mi abbandonerà nel modo futuro, annunciato come luogo "di viventi" e non cimitero o Sheol Il Signore è Amore per sempre, non viene meno, è fedele al suo patto e al suo impegno di Salvatore e datore di vita. 

Camminare in compagnia del Signore ogni giorno è la bellissima immagine che il poeta dei Salmi ci lascia per toglierci dalla solitudine e rimettersi in cammino verso il nostro Custode.


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:


Prima lettura di Is 50,4-9

Commento del 05/04/2023


Salmo 115 (114),3-4

Commento del 06/07/2023


Seconda lettura di Gc 2,14-18

Commento del 12/09/2021


Vangelo di Mc 8,27-33

Commento del 17/02/2022


Commenti

  1. "Sì, hai liberato
    la mia vita dalla morte".
    È il dono di Dio per eccellenza.
    È la risposta al desiderio più profondo.
    È liberazione possibile solo a Dio.
    È tempo di cantare.
    È tempo di attesa nella gioia.
    Ora è veramente vita!
    "Sì, hai liberato
    la mia vita dalla morte".

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  2. Il mio Signore ASCOLTA tutti
    Grazie sempre per la TUA presenza REALE ,tangibile che accompagna,sempre,tutti
    Grazie papà

    RispondiElimina

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