Prima lettura di domenica 2 agosto 2020

Ascoltatemi e mangerete
Is 55,1-3

"Così dice il Signore:
«O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide»".


Tanti sono i modi in cui i profeti ci annunciano l'amore immeritato e gratuito di Dio. Una immagine cara ad Isaia, che anche il Vangelo erediterà e che ci viene proposto nella liturgia di oggi (cfr. Mt 14, 13-21), è quella del banchetto abbondante, inaspettato, preparato dal Signore e completamente gratuito. La pagina di oggi è certamente una delle più belle nel descrivere questo invito pressante.

"O voi tutti assetati, venite all’acqua".
Per un popolo stanziato in zone desertiche, uno dei bisogni primari è l'acqua, rara e preziosa, necessaria per tutti gli usi vitali, ma principalmente per dissetarsi.
L'invito è perciò per tutti, nessuno escluso.
E il dono dell'acqua parla anche di un'altra sete che l'animo umano avverte e che non riesce a sedare: la sete di senso, di pace, di salvezza da un male che opprime e che non si riesce da soli a frenare.

"Voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte".

Chi non ha denaro è di solito l'escluso dalla società benestante che ai suoi banchetti non fa certo entrare chi ha fame veramente.
Ma qui la situazione si ribalta: il povero è invitato per primo, chi non accede ai beni necessari per vivere riceve cibo da re!
Vino e latte dicono una lavorazione lunga, un cibo per chi allevamenti di bestiame, vigne e cantine; non sono certo cibi da mendicanti o poveri.
E l'immagine è paradossale: comprare senza denaro! Siamo proprio in una realtà diversa, non certo la nostra: come si fa a comprare senza aver soldi a disposizione?
La gratuità del dono del Signore è esaltata lungo tutto il brano.
È un banchetto messianico, imbandito da lui stesso, accessibile a coloro che soffrono tutte le povertà e le aridità che mortificano la possibilità di vivere.
Senza denaro e assetati: vengono rifocillati i bisognosi non solo con acqua, ma con vino e latte che sono un vero cibo.

"Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?"

Qui la domanda sembrerebbe rivolta agli altri, a coloro che invece il denaro lo hanno e lo sperperano pensando di potersi acquistare egoisticamente benessere e salvezza.
In effetti è rivolta a tutti, ricchi e poveri che cercano di accaparrare più possibile, spendendo beni ed energie senza concludere niente.
È una delle cose più tristi della vita lavorare per spendere tanto, ma alla fine rimanere con un pugno di mosche in mano.
Non tutte quelle "pubblicità" che promettono sazietà sono veramente capaci di realizzarla!

"Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti".

Ascoltare e mangiare, parola e nutrimento! Solo il Signore annuncia parole che danno vita, che sono il fertilizzante giusto per noi, saziandoci non di beni ma di bene!
E' una cura che sazia per sempre non solo per il momento del pasto: "Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene" (Mt 14,20).

"Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide".

Il rinnovo dell'alleanza che il Signore fa con il suo popolo testardo e idolatra è una delle cose che più porta consolazione nella fede. Ascoltare per vivere, fondare la propria esistenza sulla promessa del Signore, fidarsi di un cibo diverso che noi non possiamo procurarci da soli. Siamo figli che il Padre nutre non solo di cibo, ma di se stesso!

Il banchetto aperto a tutti è un tema ricorrente nel linguaggio dei sapienti. L'ascolto rende la vita "saporita" e la realizza in pienezza. Ed è il modo unico, dimesso, materno e umile con cui Dio ha scelto di stare con noi.
Per noi il sacramento dell'eucarestia è questo memoriale concreto del cibo necessario. L'amore/cibo, annunciato nella liturgia della parola, si fa pane spezzato per tutti, gratuitamente e sovrabbondante nel banchetto comunitario.

Commenti

  1. "Voi che non avete denaro, venite;
    comprate e mangiate; venite, comprate
    senza denaro, senza pagare, vino e latte". In queste parole profetiche c'è Dio, la sua logica, il suo amore. Dio è gratis, tutto in lui è puro dono. Non chiede niente in cambio, non dona sotto condizioni, non ricatta, non si offende per la mancata riconoscenza. È l'aspetto più scandaloso di Dio che fa sempre insorgere i "difensori" dei "diritti" di Dio. Isaia non si vergogna di un Dio che non accampa diritti, ma dona senza pretendere di essere "pagato". Senza soldi, nella più profonda povertà, posso attingere dal Signore, acqua, latte, vino. Tutto gratis e in abbondanza. La mia sete e la mia fame vengono saziate e non mi viene chiesto niente, ma proprio niente in cambio. Venite, ripete il Signore per mezzo dei suoi profeti di ogni tempo. Senza denaro, prendete, mangiate, bevete. È buona notizia per gli affamati, problema teologico per i sazi.

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  2. Spendere denaro per ciò che non sazia...
    Quanto spreco
    Molto superfluo
    Il CENTRO dura
    Scegliere ciò che è inesauribile, incommensurabile, non delineabile...
    Unico
    Sazia
    Cosi sia per me.

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  3. Mi lascio lascio provocare dal profeta che mette in evidenza un pensiero molto contrario a quello che la Parola ci pone davanti oggi: 1. Non tutto è subordinato al denaro...relazioni..... 2. Stai attenta all 'idolatria ...3. non avere la pretesa di disporre di quello che vuoi...Lui sa saziare la mia fame la mia sete e lo fa gratuitamente ribaltando la mia logica che è talmente diversa dalla sua. Il salmo dice: tu sai la fame di ogni vivente

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