Salmo del 31 agosto 2020

Hai allargato il mio cuore
Sal 119 (118), 30 - 40

"30 Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

31 Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
Signore, che io non debba vergognarmi.

32 Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore.

33 Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.

34 Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

35 Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.

36 Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso il guadagno.

37 Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
fammi vivere nella tua via.

38 Con il tuo servo mantieni la tua promessa,
perché di te si abbia timore.

39 Allontana l'insulto che mi sgomenta,
poiché i tuoi giudizi sono buoni.

40 Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia".


La liturgia attinge spesso al Salmo 119 per pregare durante l'anno liturgico. Continuo a soffermarmi sui versetti seguenti all'ultima meditazione, notando che il Salmo più lungo del salterio ha un unico grande tema: la Parola di Dio. In mille modi ne è lodata la bellezza e sapienza e il credente si apre al suo ascolto fiducioso. Tanti termini per dire sempre l'unico grande amore che nasce in chi si sintonizza con i battiti della Parola che esce dal cuore del Dio vivente.

"Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
Ho aderito ai tuoi insegnamenti:
Signore, che io non debba vergognarmi".

I giudizi del Signore, cioè la sua volontà, il suo disegno salvifico che la Parola ci fa conoscere, richiedono fedeltà e perseveranza nell'ascolto, ed è proprio ciò che saggiamente ha fatto il salmista.
La scelta di fiducia verso la Parola non è sempre facile, per questo il credente invoca il Signore di non doversi vergognare davanti agli altri della forza della Parola che lo ha conquistato.

"Corro sulla via dei tuoi comandi,
perché hai allargato il mio cuore".

Un cuore che si allarga per effetto nell'ascolto rende liberi di correre sulle vie di Dio. L'ascolto della Parola libera dall'angustia in cui le nostre paure ci rinchiudono.
Nella mia vita ho vissuto l'esperienza evidente del cuore che si allarga quando sono nati i miei figli. Loro hanno fatto più grande il mio cuore!
C'è un detto che recita così: l’amore è l’unico tesoro che si moltiplica per divisione, è l’unico dono che aumenta quanto più ne sottrai!
L'amore di Dio realizza questa cardiomegalia non dannosa, che fa uscire dai propri bisogni per abbracciare e mettere al primo posto i bisogni di chi si ama.

"Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore".

È dono del Signore la capacità di rimanere fedeli sino alla fine della corsa alla Parola accolta. Custodire le parole che danno vita è l'antidoto al male che continuamente inquina il nostro cuore.

"Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Piega il mio cuore verso i tuoi insegnamenti
e non verso il guadagno".

La ricerca della felicità è uno dei motori che spingono in avanti la nostra vita. Con saggezza il credente sceglie la vie del Signore e non la via del guadagno egoistico e insaziabile di questo mondo.
Piegare il cuore verso questi insegnamenti distoglie dal calcolo che inevitabilmente siamo portati a cercare nei nostri gesti verso i fratelli.

"Distogli i miei occhi dal guardare cose vane,
fammi vivere nella tua via".

È la richiesta del discernimento, per cui si può distinguere il necessario dal superfluo, l'eterno dal provvisorio, la verità dall'apparenza.
Dio giudica facendo quel discernimento che a noi è quasi impossibile. E' un pulitore della nostra casa interiore, in cui accatastiamo tanta di quella spazzatura di cui non riusciamo a liberarci e che alla fine ci soffoca.
Senza questo discernimento, che è taglio, abbandono di vie distruttive, scelte non facili, la fede rimane cieca.

"Con il tuo servo mantieni la tua promessa,
perché di te si abbia timore.
Allontana l'insulto che mi sgomenta,
poiché i tuoi giudizi sono buoni".

Il salmista chiede al suo Signore che nella sua vita si manifesti la fedeltà della Promessa, e davanti a chi non crede sia visibile la misericordia che non viene meno nonostante la fragilità umana. In altre parole dice: Signore per la tua fedeltà non farmi fallire perché altrimenti chi vede perderà fiducia nel tuo Nome!
L'insulto degli altri che non capiscono chi è docile alla Parola, si trasformi nel riconoscimento che il Signore giudica perché è buono, perché ama.

"Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia".

È un desiderio grande che brucia nel cuore del credente, desiderio di vivere secondo il cuore del Signore, nella verità e nell'amore.
Che "conversione" passare dal terrore di un Dio che comanda e io devo subire e obbedire, al desiderio che i comandi del Signore mi siano svelati, che la mia vita li faccia suoi e li segua come una legge interiore personale, spontanea!


Le parole di questo Salmo si incontrano con quelle del Salmo 139: "Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore" (Sal 139, 23), dove "conoscere" per la Bibbia è entrare in relazione, penetrare e conformare il proprio cuore con quello del Signore.
Chi scopre un amore così grande non desidera altro che entrarvi dentro, farlo suo, vivere e condividere ciò che la Parola ha fatto vedere e provare.
Preghiamo affinché le distanze che sembrano allontanarci dal Signore si dissolvano durante il cammino, che il nostro cuore sintonizzi i suoi battiti su quelli del Padre e si dilati fino alla misura di quello del Figlio.

Commenti

  1. "Corro sulla via dei tuoi comandi,
    perché hai allargato il mio cuore". Ne ho veramente bisogno. Un cuore largo, accogliete, capace di vedere lontano, di vedere oltre, di sentire profondo. Le mie paure tendono a restringere tutto. Il mio cuore si chiude in un vicolo cieco, senza veramente volerlo, ma ingannato da una cattiva visione. Magnanimità mi è necessaria per vivere fiducioso e sperare. Per scommettere sulla vita certo di vincere.

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  2. Resto molto colpita da questa parte del grande salmi 118 stamattina l ho avvertita come su due lunghezze di onda, la prima mi crea un po' di fastidio, la seconda mi rasserena. "..ho scelto, mi sono proposto...ho aderito...corro.... "Fastidio perché sento l attribuire a me la mia vicenda con Lui...e questo lo sento molto pericoloso... Non sono io soggetto in questa mia storia di sequela con Lui. Poi il salmo pare cambiare registro:" indicami..dammi...dirigi ...piega...distogli ..allontana... " Il soggetto è Lui e allora il mio cuore si lascia andare a questo movimento interiore di preghiera, richiesta, invocazione e concludo con il salmista:" ecco, desidero i tuoi comandamenti; per la tua giustizia fammi vivere" Amen

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  3. Distogli i miei occhi dalle cose vane.
    Non è semplice.
    Il male, l'effimero è seducente, attrae...
    Donami di leggere nel mio cuore, sempre, la risonanza migliore.., la TUA scelta,...
    Ed agire con magnanimità verso chi incontro.
    Amen

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