Prima lettura del 23 dicembre 2020

Egli è come il fuoco 
Ml 3,1-4.23-24

"Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani.
Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore:
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio»".


La speranza messianica è la colonna portante di tutta la spiritualità biblica, è il motivo del perseverare, del credere nonostante la sofferenza e la morte. L'attesa di colui che deve venire secondo la promessa antica ha sempre tenuto in piedi il popolo di Dio.

"Così dice il Signore:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate»".

E' la Parola che alimenta la promessa e i profeti, instancabili, ricordano ad Israele di non smettere di ascoltare e di avere fiducia nel compimento dell'opera di Dio.
Il Signore visita il suo popolo e manda un messaggero, un precursore che prepari l'incontro con l'Atteso. Non basta la ricerca e il desiderio d'Israele: colui che può rendere possibile l'incontro è solo il Signore.

"E l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti".
L'alleanza è rivelazione di come Dio vuole relazionarsi con il suo popolo.
Colui che ha creato (non gli "eserciti", che per noi hanno un'accezione militaresca, ma le "schiere" che, nella traduzione esatta, è la moltitudine delle creature e degli angeli) viene a prendersi cura dell'umanità.

"Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire?"
Nessun uomo sarà mai all'altezza della presenza del Signore. Nessuno può com-prendere in sé il peso di un dono così grande. Le domande risvegliano la consapevolezza che solo il Signore stesso può dare la forza di accogliere tanta grazia.

"Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia".
Fuoco è il Dio vivente, che brucia ma non consuma; così è apparso a Mosè (cfr. Es 3,1-2).
Questo fuoco non è distruttivo per l'umanità che ama. E' un fuoco che arde d'amore e viene a liberare dalle scorie che appesantiscono il cammino, a lottare contro gli impedimenti che dividono lo Sposo/Dio dalla sposa/popolo.
La nuova offerta gradita a Dio del popolo sacerdotale non è più quella secondo la legge, ma il fare la sua volontà, aderire al progetto di salvezza (cfr. Eb 10,8-10).

"Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani".
Il Signore attende che il culto non sia più esteriore, ma anelito d'amore, come al tempo del fidanzamento con lui (cfr. Os 2,16). Riecheggia il tempo dell'Esodo in cui il popolo era tutto per Dio e Dio tutto per il popolo.

"Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga
il giorno grande e terribile del Signore".
Elia, il profeta di fuoco, era atteso dalla tradizione ebraica come colui che avrebbe aperto i tempi messianici. Rapito da un carro i fuoco presso Dio, non era morto e doveva tornare per preparare la via al Veniente.
Gesù dirà che il Battista è l'Elia promesso per il tempo del Messia (cfr. Mt 11,14). È in effetti l'ultimo dei profeti, l'amico dello sposo che sveglia per far entrare tutti alle nozze dell'Agnello.

"Egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
e il cuore dei figli verso i padri,
perché io, venendo,
non colpisca
la terra con lo sterminio".

Il lavoro del precursore è preludio necessario per preparare i cuori al dono straripante e sorprendente del Regno. La Parola ci plasma, ci fa attendere e sperare che il giorno delle nozze arrivi presto.
Facile rimanere sorpresi e travolti dalla gloria del Dio vivente: sarà un dono per tutti, padri e figli.
L'umanità avrà una nuova guida in colui che viene proteggendo dallo sterminio il suo popolo, come nella notte del passaggio del Signore sulle case di egiziani ed ebrei. La morte non ghermisce i figli pronti a partire.

L'annuncio di Malachia è per coloro che non temono Dio e non lo vedono come un terrorista: sanno che la sua potenza si dispiega contro i nemici dell'umanità, contro il male che toglie vita.
Questa è la Buona Notizia: "Egli convertirà il cuore"!
Siamo sicuri che presto arriverà il giorno in cui non ci sarà più separazione e distanza tra il Signore e coloro che lo riconoscono come l'Amato, il fuoco che rapisce a sé per accenderci con le sue "vampe di fuoco" (Ct 8,6).

Commenti

  1. "Io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me". Alleluia! Il Signore stesso prepara la sua via che lo porta a me. La mia impotenza è vinta. Il mio limite superato dal suo amore. Un messaggero, una Parola, mi apre il cuore alla nascita della sua presenza in me. Nel segreto avviene. Nel mistero si avvera. L'Emmanuele viene ad abitarmi, ad abitare il noi fraterno, il mondo ferito e in attesa. Davanti a lui la via si apre e nessuno è escluso dal suo venire. Si leva allora il mio grido: Maranathà!

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  2. Egli convertirà il cuore dei padri verso i figli
    e il cuore dei figli verso i padri,
    perché io, venendo,
    non colpisca
    la terra con lo sterminio".

    Grazie Signore per questa opera IMMANE,sei instancabile.
    Quanto amore ci vuole per risanare i cuori;ognuno con la propria storia,incertezza,dubbio,ferita,rancore,agitazione,aspettativa.......
    SOLO TU
    puoi appacicare,colmare i vuoti,abbassare i colli
    FAI sempre questo
    alla PACE anelano tutti
    Amen

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  3. Solo il Signore ci dà la forza di accogliere la sua grazia.
    Solo tu Signore ci dai la forza di attraversare strade insidiose, solo tu ci dai la forza di portare la propria croce e seguirti, solo tu ci dai la forza nelle braccia per renderci vincitori nelle battaglie, solo tu ci dai la forza prendendoci le mani per farci rialzare. Ti benedico e ti lodo ogni giorno e ogni istante Signore della vita.

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