Seconda lettura dell'8 dicembre 2020

Benedetti con ogni benedizione
Ef 1, 3-6.11-12

"Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".


Bellissimo inno che le prime comunità cristiane cantavano con grande gioia e speranza. Benedire chi ci ha benedetto, lodare chi si prende cura di noi fin dalle origini, è il vertice della preghiera.

"Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo".

Il centro della sovrabbondanza delle benedizioni è Gesù Cristo. In lui e attraverso lui il Padre ci ha raggiunto e ci ha convinti di grazia.
Gesù è la comprensione del Padre, la possibilità di compenetrazione della nostra vita nella sua.
Un'immagine che egli stesso ha scelto ci fa entrare ancora di più in questa sorgente di benedizioni: "Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo" (Gv 10, 9).

"In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità".

Spesso ci domandiamo: chi siamo per Dio?
Paolo risponde col motivo che ha spinto il Padre a crearci: per essere come lui, di fronte a lui specchio della sua santità, senza la lacerazione del peccato, colmi della sua Carità!
Meravigliosa visione di come il Padre ci vede e ci vuole nel suo progetto che precede ogni creazione e ogni chiamata!
Siamo nel cuore di Dio prima che in questo mondo.
Scelti in Cristo, per mezzo di Cristo e grazie a lui, siamo già partecipi della santità di Dio.

"Predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo".

Sin dall'inizio il nostro destino è stato quello di essere elevati alla dignità di figli.
Non semplici creature, soggetti ad un demiurgo, ma figli scelti, partecipanti alla vita stessa del Padre, amati come figli nel Figlio.

"Secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato".
Paolo ci annuncia un disegno d'amore, una volontà, un desiderio eterno del Signore di coinvolgerci nella sua gloria! Ecco perché il Figlio amato si è fatto uomo come noi: per gratificarci di ogni pienezza e affinché splendesse in noi, senza nessun merito, la sua grazia.

"In lui siamo stati fatti anche eredi".
Da sempre siamo eredi, nati per essere eredi, potremmo dire. E' un lascito enorme: non solo Gesù Cristo è figlio e ha accesso alla vita del Padre, ma anche noi, in lui, nostra carne, siamo consanguinei del Signore.

"Predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria".

Scrive Sant'Ireneo che l'uomo vivente è la gloria di Dio; la vita, ricevuta in dono, è già essa stessa lode che si eleva al Padre.
Ritorna la parola predestinati: il nostro destino, dall'inizio, è stato forgiato dall'amore illimitato di Dio. La nostra realtà è già prova e segno di questo amore che ci precede.

"Noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo".
La fede in Cristo ci rende primizia del resto dell'umanità che in lui ha ricevuto la benedizione, l'eredità di Dio, pur non conoscendolo.
Il nostro annuncio si unisce a chi, come Paolo, ha vissuto di speranza; grazie all'evangelizzazione la speranza fondata di essere elevati a figli arriva fino agli estremi confini della terra e del tempo.

Questo inno parte dalla volontà del Padre, annuncia la salvezza in Cristo, ma arriva a parlare di noi!
Ogni frase spinge così oltre il nostro desiderio di essere amati, che quando ci soffermiamo sulle sue parole, dense di doni, ci stupisce e ci travolge!
Il suo sguardo è rivelativo di noi stessi, il suo amore ci porta già oggi benedizioni su benedizioni e ci fa pregustare una vita per sempre.
Come Maria possiamo esultare di gioia e andare incontro al Signore per essere incoronati di grazia e senza macchia, alla sua presenza.

Commenti

  1. "Avvenga per me secondo la tua Parola". Una vita secondo la Parola. La vita guidata dalla Parola. La Parola di Vita anima della mia anima. Secondo la Parola sono figlio, erede, benedetto fin dal principio. Sia la mia vita secondo la Parola. Vivo di benedizione e promessa. Vivo di speranza e di gioia. Vivo di tenerezza e di attesa.
    Vivo da figlio col Padre.
    Vivo benedetto e benedicente.

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  2. Predestinati
    Sicuramente al bene,adottati per fluire ,per essere continuazione della SUA Parola,
    come?
    Anche semplicemente salutare,camminare in un certo modo.
    Poi il resto lo mette SEMPRE e solo LUI!
    Grande Signore della vita che pullula!

    RispondiElimina

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