Prima lettura del 13 settembre 2021
Domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti
1Tm 2, 1-8
"Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità.
Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco –, maestro dei pagani nella fede e nella verità.
Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza contese".
Le lettere di Paolo sono ricche di grande teologia ma anche di pratiche indicazioni per le comunità alle quali le indirizza.
Scrivendo a Timoteo, conoscendone le grandi doti di vescovo, ma anche le titubanze della sua giovinezza e dell'indole timida, sono molte le occasioni in cui Paolo lo sostiene indicando le scelte da sostenere con la preghiera.
Inoltre non si sente il capufficio di Timoteo, ma colui che lo ha generato nella fede, quindi padre nello Spirito. Lo chiama e lo sente prima di tutto figlio, e con questo spirito gli scrive.
"Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio".
Con la Bibbia ed in particolare con i Salmi, si impara un ricco modo di pregare, niente è ritenuto indegno di essere portato di fronte al Signore. Se tante e diverse sono le situazioni della vita, allo stesso modo ricca deve essere la preghiera nei modi diversi di esprimersi.
"Domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti": profonda e avvolgente è la molteplicità della comunicazione tra chi si ama e tutto crea relazione e intimità. Paolo esorta così a mettere tutta la vita nelle mani del Signore, colui che ascolta e risponde.
"Per tutti gli uomini".
Ancor più che nella preghiera personale, la preghiera liturgica innalzata dalla comunità radunata, ha un respiro universale, si volge all'umanità intera e porta davanti al Signore le gioie e le fatiche, le sofferenze e le speranze di quegli uomini di cui si sente il travaglio e che personalmente non si può alleviare. Etimologicamente "liturgia" viene dal greco "leitourghia" e significa proprio "servizio pubblico", culto che non è rivolto solo al Signore, ma che crea la comunità particolare e un legame universale di fratellanza con i più lontani.
"Per i re e per tutti quelli che stanno al potere".
La preghiera ci fa ricordare che il mondo non è in mano ai potenti ma in quelle del Signore. Perciò a lui ci si rivolge pregandolo per i re e i governanti, perché attraverso loro si possa realizzare l'opera di salvezza di Dio e non siano invece di ostacolo al bene comune.
"Perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio".
Chi non desidera vivere così? Chi non dirà il suo amen ad una simile richiesta?
È certamente la speranza di una realtà che spesso non viviamo ma che ci attende, che è desiderio ma anche promessa. La vita è complessa e faticosa, ma chi prega prima di tutto spera e ama.
Già nella preghiera comune si assaporano i frutti dello Spirito, la riconciliazione tra di noi, la gioia di sperare insieme, la fede nel suo amore, la carità vicendevole.
Alziamo fiduciosi le mani al cielo, lasciando da parte contese e diversità: Dio Padre è fedele e saprà lui portare a compimento le promesse di bene per ogni uomo e ogni donna di questo mondo.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Vangelo di Lc 7, 1-10
Commento del 16/09/2019
Già nella preghiera comune si assaporano i frutti dello Spirito, la riconciliazione tra di noi, la gioia di sperare insieme, la fede nel suo amore, la carità vicendevole.
Alziamo fiduciosi le mani al cielo, lasciando da parte contese e diversità: Dio Padre è fedele e saprà lui portare a compimento le promesse di bene per ogni uomo e ogni donna di questo mondo.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Vangelo di Lc 7, 1-10
Commento del 16/09/2019
"Si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini".
RispondiEliminaCon cuore ospitale, largo, senza esclusioni, si prega.
Tutta la famiglia umana è invitata alla mensa della preghiera.
Pregare per tutti gli uomini è coltivate per tutti speranza.
"Si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini".
Per tutti gli uomini domando pace.
Per tutti gli uomini supplico speranza.
Per tutti gli uomini prego perché abbiamo luce.
Per tutti gli uomini ringrazio perché figli e fratelli.
Ha dato se stesso in riscatto per tutti.
RispondiEliminaSi
Tutti uguali,fratelli,salvati Gratis
tutti
che bella notizia
Grazie Signore