Salmo del 25 settembre 2021

Insieme verso i beni del Signore
Salmo da Ger 31,10 - 12b.13

"Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge».

Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore.

La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni»".


La fede nasce dall'ascolto e si nutre anche di esperienza. Il popolo impara a conoscere il suo Dio lungo il cammino del deserto e nello stare nella terra promessa secondo la Parola profetica.
Fare memoria non è vivere nel passato o di rimpianti e rimorsi. La Chiesa ci mostra la via del "memoriale", momento necessario e fecondo del nostro cammino di credenti, memoria portata nella liturgia comunitaria, fatto che riattualizza la salvezza qui e ora.
I profeti, come Geremia di cui stiamo meditando il brano, hanno sempre esortato a non dimenticare la potenza di Dio che si fa vicina e tangibile proprio nell'ora delle prove più dure.

"Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore".

Perché dare fiducia al Signore? Perché ascoltare la sua voce? Perché è il liberatore!
Qui è citato il patriarca Giacobbe perché il suo nome è ribattezzato in Israele nell'incontro di lotta rivelativa col Signore (cfr. Gn 32, 25-32). Dall'esperienza dei patriarchi nasce un popolo liberato da nemici esteriori e interiori, comunitari e personali.

"Lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui".
Geremia parla al popolo in esilio e fa coraggio con la memoria, ricordando che già una volta il Signore si è mostrato più forte di ogni nemico. Ha vinto il faraone d'Egitto liberando gli schiavi, vincerà la terribile Babilonia restituendo ancora una volta la libertà e la città santa ai suoi figli.

"Verranno e canteranno inni sull’altura di Sion".
Ritornerà il tempo del canto e della gioia. Sul monte di Gerusalemme sorge il tempio del Signore: è il luogo della festa, della certezza di essere ancora insieme intorno al Dio vero. Guardare avanti è credere che la promessa ci attende e che la festa è in preparazione.

"Andranno insieme verso i beni del Signore".
Finalmente il popolo alza gli occhi dall'afflizione e vede la meta, il meglio che il Signore già prepara!
Sono parole profetiche perché sperare è ancora possibile, perché il Signore è stato presente in passato e, nella sua fedeltà, lo sarà anche nel nostro domani.

Nella liturgia dell'Epifania, ogni anno, l'annuncio della Pasqua dice:
"La gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza".

Questa è la memoria che ci sostiene, la profezia che rilancia la promessa in tutti i nostri giorni.
I nostri lutti, che sembrano non finire, saranno tramutati in gioia piena, non c'è potenza che può tenerci imprigionati.
Andiamo insieme verso il più Forte, camminiamo verso la nostra gioia, il Padre nostro!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Zc 2, 5-17
Commento del 28/09/2019

Vangelo di Lc 9, 43-45
Commento del 26/09/2020

Commenti

  1. "Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
    lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui".
    C'è qualcuno più forte di me.
    C'è qualcosa più forte di me.
    Chi mi libererà?
    Troppe volte mi arrendo:
    "è più forte di me non ce la faccio più".
    "Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
    lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui".
    Tu mio liberatore.
    Tu mia forza.
    Tu mio sostegno.
    Nelle tue mani è la mia vita.

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  2. Annunciate la Parola alle isole più lontane.
    Grazie Signore,per esserti preso cura di me;io mi sento ancora un'isola lontana.
    Fa che possa giungere con veemenza d'amore al TUO approdo;il desiderio di darsi in dono.
    Amen

    RispondiElimina

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