Prima lettura del 7 settembre 2021

Voi partecipate della pienezza di lui
Col 2, 6-15

"Fratelli, come avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, sovrabbondando nel rendimento di grazie. Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza. In lui voi siete stati anche circoncisi non mediante una circoncisione fatta da mano d’uomo con la spogliazione del corpo di carne, ma con la circoncisione di Cristo: con lui sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti mediante la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti.
Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti a causa delle colpe e della non circoncisione della vostra carne, perdonandoci tutte le colpe e annullando il documento scritto contro di noi che, con le prescrizioni, ci era contrario: lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce. Avendo privato della loro forza i Principati e le Potenze, ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro in Cristo".

I nostri giorni e gli anni a venire vedranno la necessità di lasciare da parte tante cose non necessarie e di fare sempre più largo all'essenzialità del Vangelo.
La Buona Notizia è la ricchezza del cristianesimo, la perla preziosa che abbiamo da offrire al mondo intero. Ma spesso questo gioiello si trova sepolto da ciò che non è propriamente evangelico.
È un problema dell'oggi ma che si presenta da subito nelle comunità cristiane primitive e che Paolo affronta con determinazione, senza lasciare spazio a compromessi.

"Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo".
Vigilare, vegliare e vagliare quello che ci arriva da ogni parte è l'atteggiamento sveglio e necessario per non cadere preda di ragionamenti umani, mossi da opportunismi e utilità immediate.
Paolo sa bene che la tradizione umana è abile a giocare con le parole, fino ad apparire più affascinante della bellezza scarna e scandalosa del Vangelo. Ai Galati dirà:
"La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste" (Gal 5, 17).
Guardando alla testimonianza del Cristo queste parole appaiono nella realtà più vera perché egli è stato il martire per eccellenza di una tradizione umana che alla fine porta alla morte.

"È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità".
In Cristo tutta la bellezza, la luce, e la paternità del Dio vivente si rende raggiungibile e la nostra limitatezza umana ne è invasa, redenta, perdonata.
È Dio che viene a noi, abbassandosi al nostro livello, "limitandosi" al nostro limite, raggiungendolo per toglierlo dalla morte.
Nella vita concreta del Cristo, corporea, umana, Dio diventa per sempre l'Emmanuele, il Dio con noi che ci fa partecipi della pienezza della sua divinità.

"E voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza".
Cristo porta nel mondo ciò che è suo, lo dona fino alla fine e per sé non trattiene niente!
Noi siamo partecipi della divinità, siamo divinizzati, come scrive Pietro: "Egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina" (2Pt 1, 4).
Non c'è filosofia, non c'è tradizione umana, per quanto elevata e illuminata, che possa rivelare e realizzare un simile dono. Non farsi accalappiare da ragionamenti e ideologie è necessario per lasciare la porta aperta alla pienezza che Cristo riversa in noi.
Una certezza e una consolazione ci sostiene: alla fine nessuno può farci preda e farci cadere in suo potere perché il Figlio incarnato ci raggiunge con la sua luce e con la sua divinità!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 145 (144), 1-12
Commento del 12/12/2019

Vangelo di Lc 6, 12-19
Commento del 10/09/2019

e Commento del 28/10/2019

Commenti

  1. "È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui".
    La distanza si è fatta breve.
    L'alto è sceso in basso.
    Il grande si è fatto piccolo.
    Io sono il nuovo cielo di Dio.
    Lui condivide con me la sua vita.
    La sua pienezza mi riempie.
    La sua divinità mi ha contagiato.
    "voi partecipate della pienezza di lui".

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  2. Nessuno vi faccia preda della "sua" divinità.......
    Ecco,Signore donami la Luce giusta per accedere ai TUOI insegnamenti di vita
    Non a fandonìe umane
    Il metro sia l'Ascolto di TE,l'isolamento,il silenzio,il dialogare con TE più spesso!
    Amen

    RispondiElimina

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