Prima lettura del 2 settembre 2021

Resi forti
Col 1, 9-14

"Fratelli, dal giorno in cui ne fummo informati, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che abbiate piena conoscenza della sua volontà, con ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio.
Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
È lui che ci ha liberati dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore,
per mezzo del quale abbiamo la redenzione,
il perdono dei peccati".


La fede non ci trasforma in supereroi ma certamente ci dà una nuova possibilità, quella di affrontare le difficoltà del vivere senza perdere fiducia e speranza.
Paolo nelle sue lettere scrive sempre parole di incoraggiamento sapendo che non è facile rimanere sulle vie del Vangelo.

"Resi forti di ogni fortezza secondo la potenza della sua gloria, per essere perseveranti e magnanimi in tutto, ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce".
Non siamo forti di noi, lo sappiamo per esperienza. Ma siamo "resi forti": lo Spirito è fortezza e sapienza della vita, è amore che ci attrae e ci convince di essere amati. E chi si sente accolto riesce a sopportare pesi immensi e a portare anche quelli dei fratelli.
Agire per il bene, reagire con mitezza, resistere al male, fa parte del nostro percorso spirituale quotidiano, dell'azione continua e costante dello Spirito in noi.

"Per essere perseveranti e magnanimi in tutto".
Ecco una cosa che stupisce noi stessi, che di magnanimità e perseveranza sappiamo di averne ben poca!
Perseverare non è quella che noi chiamiamo "coerenza", un modo di fare che è spesso distruttivo per noi e per gli altri; è invece tenere fisso lo sguardo su Gesù e camminare sulle sue vie superando la tentazione di fermarsi e tornare indietro. E' quello che ci chiede lui, la "necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai" (Lc 18, 1) e per preghiera si intende la perseveranza a rimanere ancorati in un dialogo continuo al Signore.
La magnanimità, che è grandezza, nobiltà d'animo, generosità disinteressata, serve a guardare i fratelli, non dalla ristrettezza della paura e della sfiducia, ma con gli occhi di Gesù che guardava le folle, si commuoveva per loro (cfr. Mc 6, 34) e muoveva il suo cuore e le sue forze per donargli vita.

"Ringraziate con gioia il Padre".
Paolo sta parlando di doni ricevuti e non di traguardi raggiunti a forza di braccia e di meriti propri.
La consapevolezza del nostro limite, difficile da ammettere, nasce anch'essa da un dono; per questo non porta alla frustrazione, ma alla gratitudine e alla lode.
Un cristiano è nella gioia perché in relazione continua e profonda con chi lo ama, attinge continuamente alla sorgente della vita che non smette di sgorgare e di dissetare ogni sete e ogni fame.

"Che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce".
Meravigliosa questa Parola che ci spinge oltre ogni nostra possibilità ed aspirazione. Non solo siamo resi forti, siamo resi capaci di partecipare già da ora alla sorte dei santi, immersi in Dio, nella Luce, che non conosce ombra o tramonto.
In Cristo Gesù ogni dono (lo dice la parola) è gratis, dato senza meriti, rinnovato ogni giorno.
Non avremmo neanche osato immaginare una tale ricchezza per noi: l'essere invitati come ospiti d'onore all'assemblea dei santi, forti nell'amore, santi noi stessi, inondati di luce, capaci di Dio.
Sia benedetto il Padre di tanta grazia!


Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 98 (97)
Commento del 18/05/2019 e Commento del 09/05/2021

Vangelo di Lc 5, 1-11
Commento del 03/09/2020 e Commento del 05/09/2019

Commenti

  1. "Ringraziate con gioia il Padre che vi ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce".
    In silenzio, con gratitudine, con gioia, accolgo queste parole.
    Reso capace di qualcosa che mi supera.
    Reso capace finalmente della mia sorte.
    Reso capace di luce e santità.
    Grazie Padre.
    Grazie Signore.
    Grazie Dio tre volte santo.

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  2. Resi forti.
    Anch'io lo sono
    non per miei capacità,ma per TUO volere
    Donami la capacità ulteriore di onorare con perseveranza quest'investitura......
    Amen

    RispondiElimina

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