Seconda lettura di domenica 15 ottobre 2023

Tutto posso in colui che mi dà la forza
Fil 4, 12-14.19-20

"Fratelli, so vivere nella povertà come so vivere nell'abbondanza; sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni.
Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù.
Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli. Amen".


Nei versetti finali della breve lettera ai suoi figli nella fede di Filippi, situata nel nord della Grecia, l'apostolo ci regala una parola di sapienza che è preziosa per le nostre vite. In questa prima tappa europea dei suoi viaggi missionari, l'apostolo si rivolge a pagani convertiti e apre il suo cuore avendo trovato in loro accoglienza, fratellanza, protezione e sostegno materiale e morale.
La sua è stata una vita interamente dedicata al Signore e ai fratelli. Ha attraversato pericoli, privazioni, povertà, e, quello che stupisce, sempre con animo grato e sereno, tanto da poter dire:
"sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza".
Le prove durissime sono rilette come una palestra di vita che lo hanno temprato e portato a testimoniare una grande libertà interiore e il distacco dalle cose di questo mondo.

"Tutto posso in colui che mi dà la forza".
Dopo aver confidato metà della sua vita sulla proprie capacità di "convertire" e piegare i cristiani che riteneva eretici, anche con la forza della persecuzione, Paolo ha cambiato prospettiva.
"A Dio tutto è possibile" (Mt 19, 26) e Paolo è certo che la missione per lui troppo grande, sarà realizzata dal Padre.
Abramo, Maria di Nazareth, lo stesso Paolo e i santi dei nostri tempi ci testimoniano questa fede indomita che non si ferma davanti ai nostri limiti.
"Tutto posso in colui che mi dà la forza" è la Parola che voglio tenere stretta al mio cuore.

"Avete fatto bene tuttavia a prendere parte alle mie tribolazioni".
Chi affrontava viaggi rischiosi come quelli di Paolo, senza le strade e i mezzi di locomozione che conosciamo oggi, doveva premunirsi di grosse sostanze per far fronte alle necessità continue. Paolo non se ne preoccupava e di volta in volta la provvidenza, evidente nella generosità dei suoi compagni di cammino, alleviava la sua fatica e sosteneva la sua indigenza.
Alla fiducia in Dio fa seguito la gratitudine verso i fratelli. Anzi direi che senza consapevolezza dei doni che ci vengono continuamente da coloro che vivono la nostra stessa fede, non riusciremmo neanche a vedere il sostegno quotidiano che il Padre ci riserva.
Dio e i fratelli sono il nostro orizzonte, sono lo spazio della nostra fede e della nostra speranza.
Tutto possiamo in coloro, che con amore, ci danno forza.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 25, 6-10
Commento del 01/12/2021

Salmo 23 (22)
Commento del 22/03/2020

Seconda lettura di Fil 4, 10-19
Commento del 07/11/2020

Vangelo di Mt 22, 1-14
Commento del 18/08/2022

Commenti

  1. "sono allenato a tutto e per tutto, alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e all'indigenza".
    Tu sei il mio allenatore
    Preparami,bene alla vita
    Quella vera,vissuta in varie sfaccettature
    La vita va vissuta,non è solo piano;ma anche salite,difficoltà,soprusi,schiaffi,.........
    Tu sei il mio allenatore
    Grazie papà

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  2. "Tutto posso in colui
    che mi dà la forza".
    Qui nasce la mia fiducia.
    Qui cresce la mia speranza.
    Qui è custodita la mia gioia.
    "Tutto posso in colui
    che mi dà la forza".
    Il Signore è la mia forza.
    Il Signore è la mia difesa.
    Il Signore è il mio rifugio.
    "Tutto posso in colui
    che mi dà la forza".

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