Prima lettura del 16 ottobre 2023

Santi per chiamata
Rm 1, 1-7

"Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per chiamata, scelto per annunciare il vangelo di Dio – che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture e che riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito di santità, in virtù della risurrezione dei morti, Gesù Cristo nostro Signore; per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli, per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome, e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma, amati da Dio e santi per chiamata, grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo!".


La lettera ai Romani è la più lunga delle 13 scritte dall'apostolo Paolo.
Tema di fondo è la salvezza offerta a tutti in modo totalmente gratuito, per grazia, per mezzo di Gesù Cristo.
L'evangelizzatore delle genti aveva sempre davanti le comunità a cui si rivolgeva e le necessità locali lo spingevano ad attualizzare il suo messaggio, rispondendo alle esigenze concrete. Per questo, intorno al 55 d. C. in preparazione di una sua visita ai cristiani di Roma, si rivolge ai convertiti dal giudaismo e dal paganesimo che erano influenzati dalle vecchie credenze nel modo di sentire la salvezza ricevuta.
E' necessario che la novità cristiana pian piano penetri nei cuori perché i peccatori si sentano giustificati, cioè resi giusti solo dall'amore fedele, gratuito e immeritato del Signore.
Leggere la lettera ai Romani è un meraviglioso esercizio di fede che mette la grazia al posto giusto, cioè al centro, della nostra visione cristiana sull'uomo e sul mondo.

"Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia di essere apostoli".
Paolo non sa pensarsi al di fuori del suo rapporto con Cristo. Tutto nella sua vita gira a questo centro di gravità permanente e per questo tutto in lui si fa gratitudine.
Non badando alle difficoltà sopportate per allargare la missione a più pagani possibili, Paolo considera una grazia il poterlo fare, il potersi spendere per la causa del Vangelo, "ultimo fra tutti" (1Cor 1, 8) gli apostoli, come si definisce lui, ma non certo in ordine di importanza nell'evangelizzazione.

"Per suscitare l’obbedienza della fede in tutte le genti, a gloria del suo nome".
In questo modo egli definisce il senso della sua missione.
L'annuncio del Vangelo, cioè dell'amore gratuito di Dio per ogni uomo e ogni donna della terra, punta a suscitare l'obbedienza-amore della parola del Dio Vivente che non desidera altro che far sgorgare la sua vita in ognuno.

"E tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo –, a tutti quelli che sono a Roma".
I cristiani di Roma, di origini e colture diverse, sono insieme agli altri "chiamati da Gesù Cristo" alla fede nel Dio Amore.
Con Paolo il Vangelo è ormai penetrato nel cuore dell'impero, e quindi simbolicamente arrivato agli estremi confini della terra conosciuta e dominata dai romani.

"Amati da Dio e santi per chiamata".
Per l'apostolo i nuovi convertiti non sono adepti poco addentrati nella teologia, e quindi ritenuti minori in importanza.
Tutti, ma proprio tutti gli uomini (e qui possiamo sbizzarrirci includendo le diverse etnie, religioni, lingue e nazioni) sono chiamati a diventare discepoli di Gesù, amati e santi per l'amore misericordioso del Signore.
Ogni persona al mondo è giusto che scopra questa identità e dignità: amata da Dio e santa per chiamata. Tutti autorizzati a rispondere "sì" all'appello.
Sulla scia del nostro evangelizzatore Paolo, apriamo il nostro cuore, abbattiamo distinzioni che escludono e sminuiscono e riconosciamoci tutti graziati, tutti salvi per pura grazia.
E' la via che porta alla pace, che distrugge velleità da privilegiati e da primi della classe. Lo shalom è entrare nella volontà del Padre, è arrendersi alla nostra non giustezza per attingere forza per la causa della pace, per desiderare e pregare per la fine di ogni guerra.
Tutti immeritevoli eppure "santi per chiamata", raccogliamo l'eredità dell'ultimo degli apostoli affinché nessuno possa sentirsi ultimo nel Regno del Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Rm 1, 1-7
Commento del 18/12/2022

Salmo 98 (97), 2-3
Commento del 06/05/2023

Vangelo di Lc 11, 29-32
Commento del 01/03/2023


Commenti

  1. "Amati da Dio e santi per chiamata".
    Così ama Dio.
    Questo fa per noi.
    È grazia, dono gratuito.
    "Amati da Dio e santi per chiamata".
    Amati:
    voluti
    curati
    salvati.
    "Amati da Dio e santi per chiamata".
    Santi:
    a sua immagine
    per sua misericordia
    per essere con lui.
    "Amati da Dio e santi per chiamata".

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  2. e tra queste siete anche voi
    Grazie Signore per l'attebzione certosina
    Tutti
    Nessuno sfugge alla TUA logica universale di dispensatori di "BUONO"
    Grazie

    RispondiElimina

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