Salmo di domenica 8 ottobre 2023

Ha esteso i suoi tralci
Sal 80 (79), 9-12

"9 Hai sradicato una vite dall'Egitto,
hai scacciato le genti e l'hai trapiantata.

10 Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici
ed essa ha riempito la terra.

11 La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i cedri più alti.

12 Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli".


Una immagine che rappresenta l'antico Israele e che ha fatto fortuna nella Scrittura è quella della vigna del Signore.
Isaia, altri profeti e tanti salmi hanno riflettuto sulla storia intessuta tra Dio e il suo popolo e l'hanno paragonata al legame profondo e inscindibile che lega un contadino e la sua vigna.
Nel Vangelo di Giovanni lo stesso Gesù ricorre a questo paragone designando se stesso come la vite vera (cfr Gv 15,1-8).
E la vicenda tanto travagliata del Messia Gesù diventa essa stessa parabola sull'infedeltà di un popolo che spesso indurisce il cuore alla voce del suo Signore.
Brilla su tutto la fedeltà del Signore che non viene mai meno nonostante l'idolatria, l'allontanamento, la ribellione e il peccato del suo amato popolo.
Il Salmo 80 riflette sulla storia di Israele che il Signore libera dall'Egitto per trapiantarlo in una terra nuova e libera.

"Hai sradicato una vite dall'Egitto,
hai scacciato le genti e l'hai trapiantata".

Una vite sradicata e ripiantata è difficile che attecchisca. La tecnica che il Salmo indica comporta un rischio enorme: quello della distruzione di tutte le viti!
Proprio per la quasi impossibilità nel mondo antico, che non disponeva di mezzi meccanici moderni, l'immagine dice la necessità di rischiare: c'è in gioco la morte di tutti i virgulti e la potente mano del Dio dell'Esodo non si ferma davanti all'ineluttabilità della fine.
L'Esodo è stata un'azione di forza, non solo sul faraone e sull'Egitto, ma anche sul cuore dei figli ebrei che si sono visti togliere dalle loro case e dal lavoro, seppur misero e schiavizzante, per essere buttati nell'ignoto del deserto.
Ma la via della vita è una sola e il Signore lo sa.

"Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici
ed essa ha riempito la terra".

Un' immagine che descrive anche il profeta Isaia:
"Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
Egli l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato viti pregiate;
in mezzo vi aveva costruito una torre
e scavato anche un tino" (Is 5, 1-7).

Quanta cura da parte di Dio! Quanta attenzione per un popolo fragile ed oppresso! Ha fatto cose meravigliose per il popolo che ama.
Non butta allo sbaraglio Israele ma lo accompagna e protegge come un padre con il figlio piccolino, come un agricoltore che ci mette tutte le forze per far crescere e far fruttificare.

"La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i cedri più alti.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare,
arrivavano al fiume i suoi germogli".

Rigoglio, fecondità, vitalità, sono i segni del passaggio di Dio nelle nostre fragili vite. Addirittura questa vigna riesce a sormontare gli alberi più alti e ad arrivare fino al mare!
Da un piccolo gruppo di uomini, donne e bambini spaesati e senza una guida, il Signore ha fatto nascere una grande vigna che estende i tralci molto al di là degli stessi confini del suo terreno.

Il racconto continua con il tradimento d'Israele, con grandi rovine che il popolo legge come condanne, rimproveri e correzioni. Niente di male se fosse così, è necessario lasciarsi educare alla relazione con l'altro da sé e ad essere docili alle regole del vivere comune che servono a rispettarsi tutti.
Ma la profezia non si ferma qui, vede oltre il presente soffocato dal male, vede cosa rivelino le opere del Padre di fronte al peccato.
In questa storia di male che potrebbe distruggerci, la Scrittura annuncia la misericordia, fa toccare con mano la benevolenza del Signore, ricco di grazia.
La sua opera continua ad innestare, rassodare, trapiantare e prendersi costantemente cura della nostra piccolezza e povertà.
Questa la nostra fortuna e la nostra meraviglia davanti a tanto amore!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Is 5,1-7
Commento del 04/10/2020

Seconda lettura di Fil 4, 4-7
Commento del 12/12/2021

Vangelo di Mt 21, 33-43.45
Commento del 08/03/2022


Commenti

  1. Egli l'aveva dissodata e sgombrata dai sassi
    Si
    Questo continui a fare in me
    Non sempre ti sono riconoscente
    Aiutami a fare memoria ,sempre,sempre di ciò che doni a me,gratis,continuamente
    Aiutami nella memoria di TE
    Memoria di chi si spende tutto per me
    Amen

    RispondiElimina
  2. "Le hai preparato il terreno,
    hai affondato le sue radici
    ed essa ha riempito la terra".
    Dio è coltivatore di ogni vita.
    Dio è coltivatore della mia vita.
    È lui che ha cura di tutti.
    I suoi gesti sono sempre così.
    È il Dio della vita.
    È il Dio dei viventi.
    "Le hai preparato il terreno,
    hai affondato le sue radici
    ed essa ha riempito la terra".

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