Salmo del 20 ottobre 2023

Confesserò al Signore
Sal 32 (31), 5

"5 Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa.

Ho detto: 
«Confesserò al Signore 
le mie iniquità»

e tu hai tolto la mia colpa 
e il mio peccato".


Il Salmo 32 è un canto che eleva a beatitudine il miracolo del perdono. 
È un miracolo infatti scoprire la felicità liberatoria del riconoscersi peccatori e non ricevere ingiurie, discrediti, vendette.
Davanti al Signore, ricco di misericordia e grande nell'amore, si viene guariti dal proprio male, si torna a vivere e tutto diventa trasparenza di benedizione.
È la sapienza nuova di chi ha incontrato il perdono vero, senza "se" e senza "ma". 

"Ti ho fatto conoscere il mio peccato,
non ho coperto la mia colpa".

Se davanti al medico nascondere le ferite è stoltezza e porta alla morte, davanti al Signore nascondere il peccato è perdere una possibilità di guarigione profonda, quella che spinge a ricominciare nel bene.
Infatti Il Padre "non si adira, non tiene conto del male ricevuto, tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (1 Cor 13, 5.7). 
Solo questa grande fiducia e la certezza di sapersi amati ci fa spogliare di ogni resistenza e di ogni maschera; con gioia possiamo essere noi stessi vicino a lui. 

"Ho detto: 
«Confesserò al Signore 
le mie iniquità»".

Felice decisione che può portare solo bene e pace dentro e fuori di noi. 
Confessare al Signore le proprie colpe significa liberarsene veramente, perché egli guarisce il nostro cuore dalle ferite che la colpa e il peccato procurano alla nostra vita. Aprire il cuore a Dio è scelta di vita. 

"E tu hai tolto la mia colpa 
e il mio peccato".

Una sola è la risposta del Signore quando troviamo la forza di riconoscere il nostro peccato: toglie la colpa e la distrugge. Lui stesso non la ricorda più!
Un altro Salmo canta:
"Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l’oriente dall’occidente,così egli allontana da noi le nostre colpe" (Sal 103,11-12).

Gesù ripete continuamente che lui è venuto per i peccatori come un medico viene per i malati. 
Veramente "beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato" (Sal 32, 1). Beato l'uomo che si lascia guarire e si scopre amato.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Rm 4, 1-8
Commento del 15/10/2021

Salmo 32 (31)
Commento del 04/03/2019

Vangelo di Lc 12, 1-7
Commento del 16/10/2020 

Commenti

  1. "E tu hai tolto la mia colpa
    e il mio peccato".
    È così il mio Dio.
    Instancabile riparatore di ferite.
    Liberatore sempre all'opera.
    Toglie e non aggiunge colpe
    il mio Dio.
    "E tu hai tolto la mia colpa
    e il mio peccato".

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  2. Non ho coperto la mia colpa
    l'ho svelata
    quindi l'hai trasformata,facendomi rinascere
    saltare,abbracciare,amare
    Grazie

    RispondiElimina

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