Prima lettura del 18 giugno 2024

Sia per te così
2Re 2,1.6-14

"In quei giorni, quando il Signore stava per far salire al cielo in un turbine Elìa, questi partì da Gàlgala con Elisèo.
[Giunti a Gerico,] Elìa disse ad Elisèo: «Rimani qui, perché il Signore mi manda al Giordano». Egli rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E procedettero insieme.
Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono di fronte, a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elìa prese il suo mantello, l’arrotolò e percosse le acque, che si divisero di qua e di là; loro due passarono sull’asciutto. Appena furono passati, Elìa disse a Elisèo: «Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te». Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me». Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile! Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà».
Mentre continuavano a camminare conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elìa salì nel turbine verso il cielo. Elisèo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, carro d’Israele e suoi destrieri!». E non lo vide più. Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elìa, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elìa, e percosse le acque, dicendo: «Dov’è il Signore, Dio di Elìa?». Quando anch’egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di là, ed Elisèo le attraversò".


È arrivato il momento per Elia di separarsi da Eliseo. La separazione tra maestro e discepolo è sempre carica di significati e aspettative. Elia sta per essere portato in cielo presso Dio in un carro di fuoco. Ha vissuto la sua missione profetica con grande intensità, sempre in pericolo per la sua vita. Ora tutto si compie in Dio, tutto in lui trova il significato più vero, la meta, la completezza.
Eliseo, chiamato dal profeta alla missione mentre arava il terreno con dodici paia di buoi (cfr. 1Re 19,19-21), resta testimone e continuatore, fedele all'unica Parola nella lotta all'idolatria che ha segnato con la persecuzione e l'esilio tutta la vita di Elia.

"Domanda che cosa io debba fare per te, prima che sia portato via da te".
Elia chiede al discepolo un ultimo desiderio, un dono, l'eredità da profeta.
Ogni maestro lasciava, prima di uscire di scena, un ultimo insegnamento che dicesse tutta la sua esistenza.
E' importante che l'eredità non la decida Elia, come elargizione della sua sapienza, ma che la chieda il nuovo profeta che prende il suo posto.
E' un passo importante di consapevolezza chiedere, scegliere ciò che è necessario alla propria vita.
Ed Elia si dona a quest'uomo fedele e capace fino in fondo, prima della sua ascensione nei cieli, come atto finale e decisivo che segna la sua missione di profeta e maestro.

"Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me»".
Non chiede una cosa a caso il discepolo: due terzi sono la parte di eredità che spetta al primogenito. In questo caso è un'eredità spirituale ma non meno preziosa.
Eliseo così chiede di essere figlio e continuatore del profeta più importante in Israele. Sono sulla stessa lunghezza d'onda, volti entrambi a testimoniare l'unicità di Dio contro ogni idolatria all'interno della comunità dei credenti. Questo spirito Eliseo ha sempre seguito, questo chiede come lascito al suo amato maestro.

"Egli soggiunse: «Tu pretendi una cosa difficile!»".
Il profeta ammira l'audacia del suo discepolo perché essere all'altezza di Elia non è facile.
La sua missione sarà veramente vitale per la fede del popolo di Dio, ma anche pericolosa; la sua vita adesso è in pericolo come quella del maestro.
Per questo, prima di lasciarlo, Elia lo fa riflettere sulla grandiosa eppure rischiosa missione che dovrà compiere.

"Sia per te così, se mi vedrai quando sarò portato via da te; altrimenti non avverrà".
Un profeta vive di segni. Deve avere occhi che penetrano la realtà, capaci di vedere oltre l'apparenza, di attendere e comprendere i modi che Dio ha di rivelarsi.
Eliseo è un buon discepolo, ma avrà maturato questa capacità?
Il grande profeta adesso è preoccupato di accendere quest'attesa, di far diventare Eliseo sentinella che coglie i momenti cruciali di Dio in mezzo al suo popolo.
E il test non tarda: Elia viene portato in cielo nel fuoco e il discepolo è lì, unico testimone di ciò che annuncerà a tutto Israele.
Può continuare la missione: ha una buona vista spirituale, penetra la realtà bisognosa del popolo e può mostrare come Dio sia presente e operante in mezzo ai suoi figli.
"Sia per te così": l'augurio di Elia si realizza, l'eredità consegnata è raccolta!
La speranza d'Israele continua dopo Elia.
Le acque tumultuose e mortali dell'idolatria sono solcate e attraversate in un nuovo esodo verso la vita.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Re 2, 1.6-14
Commento del 17/06/2020

Salmo 31 (30),24
Commento del 15/6/2022

Vangelo di Mt 6,1-6.16-18
Commento del 02/03/2022


Commenti

  1. "Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me»".
    È la richiesta dello spirito di Elia.
    Chiedo lo Spirito.
    Al Signore.
    Lo Spirito del Figlio,
    perché anch'io sia figlio.
    Chiedo ciò che ho
    già ricevuto
    per ravvivare il dono.
    "Elisèo rispose: «Due terzi del tuo spirito siano in me»".

    RispondiElimina
  2. Tu pretendi una cosa difficile!
    No
    Io vorrei pace nel mio cuore
    Pace in tutti
    Pace pace
    Amen

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Perché un blog con questo titolo?!

Vangelo del 12 gennaio 2019

Vangelo dei domenica 13 gennaio 2019

Salmo 23 per il mio papà

Prima lettura del 21 agosto 2019