Prima lettura del 3 giugno 2024

Grazia e pace in abbondanza
2Pt 1,2-7

"Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro.
La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza.
Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità".


La seconda lettera di Pietro, secondo gli studiosi, è scritta con lo stile del testamento, cioè raccoglie raccomandazioni fondamentali sul modo di conformarsi al Cristo e poter vivere l'esperienza cristiana.
In tempi di crisi è necessario concentrare l'annuncio sulle parole essenziali da lasciare ai fratelli per continuare a lottare nella fede nel Vangelo.
Pietro si rivolge a chi ormai è vicino al martirio e sta per donare la vita testimoniando la resurrezione.
Far risuonare la bellezza e la novità del Vangelo diventa allora più che urgente per dare conforto e incoraggiamento a chi segue la croce di Cristo.

"Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza".
Come un padre che fa testamento, Pietro riversa su coloro che il Maestro gli ha affidato quello che ha ricevuto in dono: grazia e pace.
E' l'eredità più preziosa, quella che si augura a chi si ama, quello che si desidera ardentemente per i propri figli.
La Pace è il primo dono Pasquale con cui si presenta il Risorto ogni volta che appare ai discepoli. È l'essere finalmente in pace con Dio, non essere più in difetto e mancanti davanti a lui, aver scoperto la riconciliazione.
La Grazia è dono gratis e immeritato di Dio a noi, che ci rende degni di lui, capaci di vivere in modo nuovo, da figli suoi.
Questo ci ci portato il Figlio: doni così grandi e in abbondanza che non ne saremo mai mancanti, ci basteranno per l'eternità!

"Mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro".
E’ molto importante il termine “conoscenza” nel Nuovo Testamento.
Non è riduttivamente bagaglio di nozioni o di cultura, ma esperienza vitale, impegno che coinvolge l'affettività, immersione totale della propria esistenza nella relazione con il mistero di Dio che si è rivelato.
È sperimentare la salvezza, l'elezione a figli, la consolazione che salva dalla solitudine, la predilezione del Padre.
In breve conoscere è amare e lasciarsi amare!

"La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente".
Siamo consapevoli che la santità è prerogativa di Dio, sua identità profonda.
Ma nel Verbo incarnato questa santità è tracimata e ha impregnato ogni carne, santificandola.
I doni del Santo ci rendono capaci di vivere santamente.
È rassicurante per i fratelli di Pietro ricordare questa verità.
Nessuna persecuzione, nessun male può toglierci la santità di cui siamo stati riempiti. La nostra vita è tutta sotto l'unico potere di Dio e del suo amore.
Siamone certi: il Padre ci ha dato in Cristo "tutto quello che è necessario"!

"Grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria".
La fede cristiana è una chiamata all'amore.
"Noi amiamo, perché egli ci ha amati per primo" (1Gv 4,19).
L'esperienza dei discepoli di ogni tempo comincia in Dio e nella potenza del suo amore di Padre.
Pietro lo ricorda a chi sperimenta la persecuzione e rischia la vita, lo ricorda a noi quando la sofferenza e i problemi sembrano insormontabili.
Il Padre ci ha ricolmati di pace e di grazia: viviamo nella gioia, conoscendo e lodando per tanto amore!

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Salmo 91 (90)
Commento del 05/06/2021

Vangelo nella versione di Mt 21,33-43.45-46
Commento del 01/03/2024

Commenti

  1. "Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza".
    È lo stile del mio Dio.
    Gratuità ed abbondanza:
    così dona il mio Dio.
    Grazie e pace,
    immeritate
    da parte nostra,
    donate senza misura
    e per amore
    da parte sua.
    Alleluia !
    "Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza".

    RispondiElimina
  2. "Grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria".
    Mi sento coccolato all'ombra delle TUE ali protettrici
    Mi fanno volare
    Proteso verso chi non ha......e non solo questo!
    Donami sempre carattere di appartenenza a TE e speranza che SEI sempre accanto a me!
    Amen

    RispondiElimina

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