Salmo del 25 giugno 2024

La tua lode si estende
Sal 48 (47),10-11

"10 O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio.

11 Come il tuo nome, o Dio,

così la tua lode si estende
sino all'estremità della terra;

di giustizia è piena la tua destra".


Dovremmo imparare dalla Scrittura che la fede ha una storia e una geografia. Alcuni luoghi sono memoriali degli interventi del Signore, alcune vicende, spesso le più drammatiche, si rivelano rivelative di salvezza.
Dico che dovremmo imparare meditando la Parola perché la nostra vita è così e in questa scuola si possono leggere i giorni, le pieghe dell'esistenza e i posti come sacramenti, segni indelebili impressi nel nostro cuore di come e quando il Signore sia presente e ci parli.
Il Salmo 48 ha come luogo privilegiato a cui guardare la città santa, Gerusalemme, dimora del Dio vivente. Invano i nemici tentano di espugnarla, nessun popolo straniero avrà la meglio sulla sua identità.
Si alza così questo canto d'amore alla città, fulcro di tanti eventi fondamentali della storia della salvezza, dimora desiderata da tanti fedeli, da visitare almeno una volta nella vita.

"O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio".

Il motivo fondamentale per cui un credente sale al tempio da pellegrino non è per visitare una delle sette bellezze del mondo antico. Neanche quello che sembra ovvio di fare i sacrifici. Primariamente il tempio è il luogo ideale in cui l'amore di Dio si sente e si vede, e ogni pietra rianima la memoria dei suoi doni.

"Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all'estremità della terra".

Il nome del Signore risplende nelle sue opere, nella creazione intera che ogni volta supera la nostra immaginazione e ci stupisce.
Tutto porta la sua impronta digitale, il segno che lui è passato di lì, che ha impregnato di divino e di bellezza le cose che ha fatto.
Questa fama da Gerusalemme tracima in ogni confine, raggiunge ogni luogo conosciuto, si fa strada nel cuore di ogni uomo e ogni donna.

"Di giustizia è piena la tua destra".
La lode non fa altro che dare merito alla giustizia di Dio, l'unica retta, che non condanna ma salva col suo amore, che rende giusti perché giustifica i peccatori.
La terra esiste, l'umanità cresce, ogni cuore può sentirsi salvato, grazie a questa opera giustificatrice del Signore.
Lui si prende cura delle sue creature liberandole continuamente dalla morte.
E nel luogo della fede, Gerusalemme, nei tempi della salvezza che sono culminati con la morte e resurrezione del Figlio, tutto acquista gusto e bellezza, la misericordia e la giustificazione inondano ogni vivente.
Anche noi, cittadini della Gerusalemme celeste donata come dimora santa a tutti gli uomini, apriamoci alla lode e ad annunciare ai fratelli la giustificazione gratuita del Padre.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 2Re 19,9-11.14-21.31-35. 36
Commento del 21/06/2022

Salmo 48 (47)
Commento del 23/06/2020

Vangelo di Mt 7,6.12-14
Commento del 27/06/2023

Commenti

  1. "Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende
    sino all'estremità della terra".
    Su tutta la terra l'amore del Signore.
    Da tutta la terra la lode al Signore.
    Per tutta la terra grazia e benedizione.
    Da tutta la terra gratitudine al Signore.
    "Come il tuo nome, o Dio,
    così la tua lode si estende
    sino all'estremità della terra".

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  2. "O Dio, meditiamo il tuo amore
    dentro il tuo tempio".
    Grazie o mio Signore che mi ospiti nella Tua dimora solenne,
    dove tutto mi fa fare un passettino verso la TUA logica,risvegliando quello che MI hai messo dentro,con la TUA Parola di qualità-
    Grazie

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