Salmo del 14 giugno 2024

Cercate il mio volto!
Sal 27 (26),7-9

"7 Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!

8 Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!».
Il tuo volto, Signore, io cerco.

9 Non nascondermi il tuo volto".


Meditare sulla serietà del male senza perdere la fede, anzi crescendo nella fiducia in Dio: è questa la via della Scrittura e il Salmo 27 ne è un valido aiuto.
Ci rimbombano continuamente nelle orecchie e negli occhi notizie allarmanti, deprimenti, cariche di violenza e di male. Davanti a tanta destabilizzazione trovare la roccia incrollabile nel Signore è rifugio sicuro che non ci fa perdere la speranza.
Il salmista non nasconde la solitudine, la paura, l'angoscia che l'opprime, ma mette tutto davanti al Signore, gli affida la sua fragilità, cercando il suo volto nelle tenebre, aggrappandosi alla sua mano nella tempesta.
La preghiera ha il compito di alimentare la certezza che il bene vinca sempre, che le difficoltà della vita siano transitorie e destinate a lasciare il posto alla pienezza e alla gioia.

"Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!".

La base di ogni vera speranza è la certezza che il Signore ascolti e gridare verso di lui non è inutile.
La consapevolezza di non essere soli a lottare e a sopportare dolore e fatiche è il primo miracolo che si sperimenta in un percorso di fede.
In lui c'è la luce, la sua risposta è liberante, ridona vita, rimette in cammino sulla via del bene.

"Il mio cuore ripete il tuo invito:
«Cercate il mio volto!»".

Quante volte ho ripetuto questo Salmo, quanta consolazione mi danno queste parole! E l'invito parte da lui che vuole essere cercato e si fa trovare, che si rivela e desidera farlo sempre di più in me.
La preghiera diventa dialogo, la memoria porta consolazione del bene passato, i fatti concreti mattoni solidi dell'amore che Dio edifica per noi. E il mio cuore nei momenti di buio trova uno spiraglio e risente il suo invito a cercarlo perché è vicino.

"Il tuo volto, Signore, io cerco".
Il salmista in preghiera prende sul serio questo invito e subito apre il suo cuore alla ricerca del volto di Dio, e non perché sia sereno e libero da problemi, ma proprio nel momento di grande prova che sta attraversando.
Cercare il volto di Dio, cercare i segni del suo amore nell'ora del dolore, si può fare se nella calma e nella tranquillità ci siamo familiarizzati con lui.
E' una bussola che ci impedisce di smarrirci e ci permette di intravedere la luce in fondo al tunnel.

"Non nascondermi il tuo volto".

Chi ama ha bisogno di cercare gli occhi dell'amato, di scorgere ad ogni sguardo un amore rinnovato e ripromesso.
Io cerco il volto del Padre sorridente, benevolo, riconciliante ogni volta, ogni giorno e credo che sia così verso di me.
Il salmista ci insegna a invocare con grande confidenza l'amico che non tradisce, l'amante che sempre aspetta di incontraci e bearsi di noi, come noi di lui.
Cerchiamo il volto di Dio per accorgerci che ci ha sempre tenuto davanti, sempre rivolto verso di noi, per consolarci e salvarci.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di 1Re 19,9.11-16
Commento del 12/06/2020

Salmo 27 (26)
Commento dell'01/10/2020

Vangelo di Mt 5,27-32
Commento del 10/06/2022

Commenti

  1. "Il tuo volto, Signore, io cerco".
    La ricerca più bella.
    È ricerca di luce,
    di vita,
    di bellezza,
    di pienezza.
    Il volto del Signore
    è l'unico vero specchio
    dell'umanità.
    Il volto del Signore
    è il sole di questo giorno
    e la gioia di ogni futuro.
    "Il tuo volto, Signore, io cerco".

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  2. Ascolta, Signore, la mia voce.
    Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
    Non mi lasciare SOLO,contro i miei nemici.
    Aiutami.
    Non mi abbandonare nella mia logica.
    Amen

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