Prima lettura dell'1 settembre 2023
Possiate progredire ancora di più
1Ts 4, 1-8
Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate –, possiate progredire ancora di più.
Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. Questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impurità, che ciascuno di voi sappia trattare il proprio corpo con santità e rispetto, senza lasciarsi dominare dalla passione, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno in questo campo offenda o inganni il proprio fratello, perché il Signore punisce tutte queste cose, come vi abbiamo già detto e ribadito.
Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il suo santo Spirito."
La prima lettera ai tessalonicesi, come altre di Paolo, si dedica, con la stessa passione, sia agli insegnamenti dottrinali che sgorgano dalla vita di Gesù Cristo, e sia alle esortazioni paterne per la crescita spirituale e pastorale dei discepoli.
Non si tratta certo di arzigogoli teologici, ma è sempre un dialogo tra la comunità e il suo pastore il cui centro è la vita concreta dei discepoli in cammino verso il Padre.
Per questo le lettere paoline sono un tesoro prezioso a cui attingere anche oggi, fonte di conforto e sostegno alla nostra fede e alla nostra missione. Ogni comunità di credenti deve sentire l'urgenza di relazionarsi con il mondo circostante, attivando tutti i canali di comunicazione così diretti e immediati che certo le lettere di Paolo non avevano.
Ogni mezzo è prezioso per rendere testimonianza della bellezza del Vangelo.
"Fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù".
Paolo non da ordini, non minaccia castighi, ma, come un genitore attento, esorta, invita, arrivando a supplicare affinché le scelte dei cristiani non gettino discredito sulla validità del Vangelo.
Soffermandosi sulle sue parole si legge tra le righe che Paolo non si senta mai padrone della comunità; è il primo tra loro perché lo è nel servizio, aderendo pienamente alla prassi del Maestro (cfr. Mc 10, 43-44).
Una comunità riconosce di avere un debito di gratitudine in coloro che si mettono al servizio vicendevole; quanto sia vivificante l'amore fraterno si impara di più dall'umile servizio che dalla dottrina e dal catechismo.
"Affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio – e così già vi comportate".
Se Paolo attira l'attenzione sulle opere dei tessalonicesi è segno che vi è necessità di correzione e incoraggiamento per perseverare nel bene.
Il Vangelo porta una rivoluzione, un nuovo stile di vita che va difeso dalle vecchie abitudini, che rompe con i cliché che vanno di moda o che si accettano per imitare gli altri.
Papa Francesco richiama spesso sul rischio della "mondanità spirituale", che "è una cultura dell’effimero, una cultura dell’apparire, del maquillage" perché è un'ubriacatura che può sostituire la sobrietà e l'essenzialità insegnata dal Vangelo di Gesù.
"Possiate progredire ancora di più".
Il bene alla fine è la nostra meta, quello che desideriamo per noi e per gli altri, ma facile distogliersi per egoismo e comodità.
Nel bene si può e si deve progredire, si può sempre fare meglio, si può essere più disponibili e attenti alle esigenze vitali dei fratelli.
Tempi nuovi, nuove realtà sociali, incalzanti innovazioni tecnologiche possono essere una risorsa preziosa per promuovere il bene comune, l'equità di accesso ai beni fondamentali, l'arricchimento culturale e spirituale di ogni persona.
La chiesa è spronata dagli annunciatori della Parola e dai servi della carità come Paolo a "progredire ancora di più", a non arrendersi al degrado, per dare risposte nuove e fedeli allo spirito del Vangelo. L'umanità ha bisogno di uomini e donne innamorate della Parola.
Link di approfondimento alla liturgia del giorno:
Prima lettura di 1Ts 4, 1-8
Commento del 27/08/2021
Salmo 97 (96), 1-5
Commento del 06/08/2021
Vangelo di Mt 25, 1-13
Commento del 30/08/2019
"Possiate progredire ancora di più".
RispondiEliminaLa costanza è richiesta in un impegno che prendi sottoscrivendo un accordo.....
Io invece chiedo,mio papà,d'innamorarmi della TUA Parola,questo...
Tutto poi avverrà spontaneamnete..non con un mi propongo
Così sia
"Possiate progredire ancora
RispondiEliminadi più".
Progredire nell'amore.
Progredire nella speranza.
Il cuore di Dio è senza confini.
Il suo amore senza limiti.
"Possiate progredire ancora
di più".
Progredire è gioia.
Progredire è vita.
Progredire è beatitudine.
"Possiate progredire ancora
di più".