Prima lettura del 29 settembre 2023 - Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

Ora si è compiuta la salvezza
Ap 12, 7-12a

"Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo.
E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta
la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto
grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita
fino alla morte.
Esultate, dunque, o cieli
e voi che abitate in essi»".


Apocalisse 12 è lotta e vittoria contro le potenze totalitarie: questo il titolo della mia tesi di magistero in scienze religiose, questa la certezza che mi ha accompagnato, dallo studio di questo libro meraviglioso 24 anni fa, fino ad oggi.
E se le potenze che ci opprimono sono tante, sono troppe, ci guida comunque al fede nel guardare al mondo, confortata dall'annuncio di Paolo: "Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.(Rm 8, 38-39).
Col linguaggio apocalittico Giovanni ci mostra la vittoria del Cristo, certezza che ci sostiene davanti al male, che se pur grande, non può prevalere.
E' un linguaggio simbolico, un po' difficile per i nostri canoni letterari, ma è chiara la "rivelazione" (questo appunto il significato di "apocalisse" in greco) che mostra Dio come unico Signore della storia. Tutto è nelle sue mani.
La vittoria del Signore è la rivelazione più bella e consolante della Parola di Dio!

"Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago".
Un "esercito" sui generis viene schierato sul fronte del cielo, guidato da un angelo, Michele, il cui nome tradotto dall'ebraico significa "Chi è come Dio?", aprendoci allo stupore della sua benevolenza per noi.
Tutto esalta l'unicità e la grandezza del Dio vivente che mette in campo le sue forze migliori.
Il drago è plasticamente simbolo globale di ciò che ci è contro. La battaglia si svolge su un terreno sicuro, il cielo, trono del Signore. Per questo noi preghiamo "sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra" (Mt 6, 10).
Il Signore domina incontrastato nel suo Regno; sia manifestata la stessa vittoria anche qui, in mezzo a noi sulla terra.
Come un padre attento a salvaguardare la debolezza dei figli, così il Padre combatte per noi ma senza di noi le guerre decisive che ci portano liberazione.

"Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo".
Giovanni come Filippide, il primo maratoneta, ha fretta di comunicarci la buona notizia, affinché il nostro cuore riprenda forza e speranza!
Ascoltando notizie funeste che si accavallano dentro di noi traportate dai mass media, ci assale la convinzione di non potercela fare, di essere spacciati.
Per questo abbiamo bisogno dei messaggeri di Buona Notizia: il male è già sconfitto, non c'è più posto in cielo, non ha possibilità future sulla terra.
Quella di Dio è una vittoria annunciata. Ogni altro potere non ha futuro!

"E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli".
La battaglia continua ma, "come in cielo", Dio sarà comunque l'unico vincitore anche "in terra".
Il diavolo seduce l'umanità da sempre, come ha fatto alle origini con Adamo ed Eva.
Per noi è faticoso se non impossibile sfuggire alla sua seduzione, ma il Signore è dalla nostra parte e continua a contrastare questo potere nemico dell'umanità fino alla vittoria finale cosmica.
La fede ci ha già rivelato l'esito della battaglia e chi è il vincitore.
E noi, guardando in alto, assistiamo alla guerra. Il drago precipita senza ali, senza armi, senza vita, e si schianta davanti a noi, sulla terra.
"Ora si è compiuta la salvezza", proclama il profeta dell'Apocalisse, già ora la nostra vita è al sicuro tra le braccia del Vincitore.

Link di approfondimento alla liturgia del giorno:

Prima lettura di Dn 7, 9-10.13-14
Commento del 06/08/2023

e Prima lettura di Ap 12, 7-12
Commento del 29/09/2021

Salmo 138 (137)
Commento del 11/05/2021

Vangelo di Gv 1, 43-51
Commento del 05/01/2023


Commenti

  1. E il grande ,il serpente antico..
    Non trionferà,non per merito mio
    Ma il Signore dà la forza a tutti
    Desidero immediatamente e sempre questo aiuto decisivo
    Sii vigile sui Suoi insegnamenti, questo m' invita lo Spirito
    Amen

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  2. "Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo".
    Sconfitto e scacciato:
    è la fine di ogni male,
    di tutto il male.
    Niente e nessuno prevale.
    Solo il Signore domina in eterno.
    È lui l'unico Signore.
    È la nostra fortuna.
    È la nostra speranza.
    È la nostra salvezza.
    Alleluia !
    "Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo".

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